Regole Muiìcali. 629 •erzj & U ¿ila. Delle concordanti imperfette,alcune tono maggiori,alcune minori, la terza minorecqnfiile d’vn tuono , Se d’vn femituono maggiore,dico cioè che tale, è lo ipacio che lì troua fra l’vna Se l’altra voce, che formano tal concordanza,la maggiore contiene lo fpatio di duoi tuoni,la minore è come re, fa,mi,fol, [el, fa, cioè fa,fecondo, così dice ialendo come lcendendo;Sc in Comma ogni volta che la terza include il femi-tuono cioè il mi ,fa , farà terza minore la maggiore è come vt, mi , Se fa, la , Se in Comma ogni volta chitale fpatio non fi includi il mi, fa, la , Iella minore contiene tré tuoni Se duoi femituoni,& larà quando ella commirjcierà dai mi falendo Se dal fa fendendo ò dal mi falendo per quarta Se dal fol feendédo nel medeiìmo snodo.la maggiore contiene quatro tuoni Se vn femituono, Se di quello la terza maggiore, Se la fella minore fanno meglior conlonanza che l'altre due,il che procede dalla proportione più perfetta come fi dirà , conconrdanci perfette non patifeono quella diftintione di maggiore Se minore, mà alcuna^ loro è variabile, Se alcuna è inuariabile;la inuariabile è l’vni-fono,il quale ogni poco che varij dalla fua giuda proportene non farà più vtile alla raufica , ma auCrtifci che tal varietà fi può intendere in piu modi,ò per vn piccolo fpatio come di£n croma, ò per vn maggiore come vn Diefi. Nel primo modo fi dirà vnifuono (cordato, Se pur fi andrà tolleràdo nel cantare,ò fonare il meglio che fi può, benché mal voloncieri nel fecondo modo fi dira vnifono faifo, Se cade in vn’alcra fpe-tie terza,oltra allo due dette di concordanti, Se dilcordanci cioè falfa la quale fpetie , c molto più cattiua di nillùna dell’altre due; per che le difeotdanti ferirono frequentiffi-nramente nella mufica,mà le falsè fon fug-gitè , & aborrite come fcogli : l’altra perfetta che c la quinta è variabile la qual varietà confide in vn croma, la quinta adunque confide di tre tuoni , Se vn femituono maggiore , Se queda è la perfetta ma lìm-perfettafarà vn croma mancho,la quale non dimeno rifpetto alla terza , Se alla feda, fi dice confonanza perfetta fe bene rifpetto all altra quinta fi dioe imperfetta 8e fi vfa queda quinta perfetta poco rifpetto alle torze di mezzo con le quali ella non può accordare , è però fi vfi la quinta per feda nel fonare , dico negli drumenti oue fonilo tutte le parti feompartite le voci ricerca , accio, che ella corrifponda bene di foiio , Se di fopra , dargli qnelia poca fcarfità, la qualle nello drumento bifogna che fempre poi h proferifea doue la voce quando non fia sforzata , da queda ragione detta potrà pur formare,& formerà laquin-ta perfetta , Se per quedo la mufica delle voci oltra all’altre perfettioni quando farà cantata con diicretione Se orechio farà la piu dolce , di tutte l’altre, per che quella perfettione di quella quinta, fe ben par poca cofa,rileua pure afi'ai nello vdir la mufica, la quarta contiene lo fpatio di duoi tuoni , Se • vn femituono , Se queda in alcuno modo fi deue accordare Se in alcuno difeordare per Tom. IV. perche qu’elle contro alla parte baila cioè alia piu baila di tutte , o due Iole, ò più che fiino fi dirà che difeordi , mà quando fuil'e cótro à vna dell’altra fi dirà che accordi, come fe in fra l’octaua fuilì vna quinta in ver-fo il bado la quale caufarebbe vna quarta in verfola parte aita Se tutto accorderebbe ottimamente : mà chi confiderai bene tro-uerà ancora vn aicia diueriità nella quarta dico cioè, che nella quarta troueria ancora la maggiore Se la minore come habbr-amo detto della quinta, delle quali la minore c più dolce, ma per che queda diuer-fità non caufa diueriità alcuna di regole , ò di oiferuàzanel comporre,per quedo non è in confideratione alcuna. Dalle cole dette fi può confiderare che quando la concordanza è più perfetta,tanto minor variatine pa-tifee come fi vede che la terza Se la feda che fono imperfette, patilcono la didintione di maggiore , Se minore : mà delle perfette la quinta loia patiice , non quella didintione^ mà vna mi,nor aliar come fi è detto l’vni-fbno poiché èia perfetti (lima confonanza non patifee in modo alcuno varietà nif-funa. Reda hora à dire delle confonanze falfe, le quale per regola generale faranno tutte quelle che fi dilcoilano dalla debita proportione loro che, c l’aifègnata di fopra vn Diefi ò più,per che vn croma folo più telto farà dire (cordata, che falfa tale intonatine,& cosili vede che delle confonanze fai- • fe tono molte , Se molte fpetie , per che anche che difeordanti non folo le confonanti hanno le iu,e falfe,delle quali per bteuità nò entreremo indirne particolamente, mailime che da quello che fi è detto,fi potrà cogno-feere tutto il redo facilméte,ma diremo ben quedo che fià le falle le più famofe fono quede due, la quarta,falfa Se la quinta falfa, mà perche della quarta, Se della quinta falfa podono edere molte fpecie.fi intende quando fi nominano quede di quella fpecie fol» che fi dirà cioè. Della quarta quando ella contiene tré tuoni, Se è detta tritono;voce quafi fpauenteuole appreiloà Muiici Se farà dal fa al mi più alto permutatine di quinta come dal fa di/, fa vt, al mi di b. fa b■ mi. Della quinta fi intende anche quando cade il mi contro al fa in quinta,Se allh’hora conterre duoi tuoni, Se duoi femituoni maggiori,Se co51 tanto la quarta,quanto la quinta falfa faranno fempre del fa contro al mi, Se quedo due fpecie di falfità ancor che fiino molediflìme alle orechie, non fono però tanto più molede dell’altreche quede fole doueffino per ciò edere in confidera-tine : mà la caufa per che elle fono aifai più nominate che l’altre, è che elle fono molto più pericolofedi incappami, che alcuna delle altre come lo prouano molto bene quelli che comincino à fare il Contra-punólo, & maffime la quinta falfa, come per la medefima ragione fono più nominati da i Marinari che gli fcogli, non che fono più afpri,& Acuti. Mà quelli chi fono più pericolo!! di vrtarui dentro ; Et è da notare che le falle fono tanto mimiche al noilro orechio, che non folo non fi f>uò coro porti H h 3 tare