XCII VITA fero, erano tanto faggie ne’ più ardui queliti , che col lungo meditarvi non. avrebbono potuto migliorarli , o nella brevità , o nel parlar al calò , o nel toccar il fondo • E tutto quello in fontina che lortiva da quella benedetta bocca , era oro fino,, pefato colla bilancia d’un giudizio più che unniia* Quello che lo rendeva fopra modo ammirabile era r accop. piamento delle virtù , con condizioni che non così ordinariamente Cogliono trovarli congiunte , fcienza , e umiltà ,* prudenza , e* manfuetudine ; ritiratezza , e uffiziofita; ferieta , e dolcezza; argutezza , e non puntura ; brevità , e chiarezza foavirà e fodezza*. Pare vero, che la fcienza abbia virtù venefica di gonfiare molti;; ina quello è proprio della vana, e fuperficiale ; ma la confuta-mata, e profónda , per lo contrario , è la macchina da diftrugge-re ogni fuperbo penfiero-; e il Padre particolarmente aveva fatto così gran Àudio nella, cognizione dell' umana, natura -, che, fe piacerà a Dio che fi polla dar forma alle fue note lafciate in tale argomento, reitera certo, che fino al prefcnte ancora neffun Filofo-fo ha tanto {peculato ciò che fia 1’ umanità e di quanto pefo.. E dico arditamente , che in- tutto il corfo del tempo neffuno ancora è arrivato forfè al profondo nella nichilità- della natura umana ( così mi fia lecito dire perchè il Padre così, parlava > filmandoli un niente . Uefta impreffa nell’ animo di chi foco, trattava la fua umiltà, che arroffiva come una vergine al fcntirfi lodare delle fue più eccellenti doti . E febbene (limava molto un certo Gentiluomo ancor vivente , pieno d’ erudizione filofofica , e politica, e in belle lettere eccellente , ed eloquente dicitore ; però- il Padre 10 fuggiva quanto poteva per quello foto rifpetto , che fcmpre lo-, falutava, ed intitolava, Illuftriilimo Padreavendo rifpetto al merito-, e alla virtù, e non all’ ufo . Anzi rifolvette di fargli accennare da. Maeftro Fulgenzio quello fuo affetto ; ma quel Signore-diede la rifpofia: £ a chi (ì doverà quel titolo, fe non fi dà a queff .Angelo del Cielo. E fcmpre che domandava del fuo fiato, lo faceva con forma fintile: Che fa quell’.Angela del Taradifot Quello era. 11 principal frutto de’fuoi fiudj-, indrizzati non all’oftentazionema; alla vera fapienza , al coltivare 1’ anima fua ,. il maggior bene di quella vita, e all’umiltà. La prudenza fuol fare gli uomini- un poco rigidi , e duri nel trattare e in vero , il Padre in altri tempi era fiato taffato di. tali mancamenti , ed egli, medefimo nella notomia de’ fuoi affetti,. e difètti, ove fi vede averli- notati per combatterli , e vincerli , fi riconofce tale, duro , fevero , inuffiziofo. Ma aveva così fuperati quelli affetti, che la fua affabilità , e manfuetudine era. cofa (ingoiare » la modellia maravigliofa , che mai non dille ad alcuno , che vedeffe in errore , o mal ìntcndcffe un negozio, una parola che lo potefle dilguftare ; ma tifava in confutare, o. in. far rav-