IV PREFAZIONE dallamateria fìeifa prodotte nella lettura della Storia. Vi fi efaminano i coilumi de’ popoli, le origini éd i progreffi delleMonarchie, le cagioni del loro declinamento e delle loro cadute, 1 grand’effetti della Provvidenza, i caratteri de’grand’uomini le leggi delle Repubbliche, le ftrepitofe rivoluzioni. Un’opera di tal eftenfione, quale intraprendo, richieder dovrebbe un gran numero^ di volumi, fe fi faceffe attenzione alla moltitudine de’fatti, che dee contenere. Tuttavia ci reftringiamo a dieci,ododiciVolumi inquarto,e ci lufinghiamo dicomprendervi quanto v’hà di più intereffante nella Storia dal principio del Mondo fino a’no-Uri giorni. Ma non fi dee immaginarfi di trovarvi nè lunghe rifleffioni, nè aringhe, nè fquarcj di rettorica, nè ritratti , nè defcrizioni pompofe di trionfi , di marcie d’armate, di paefi, di fiumi, e d’altre cofe, che riempiono i volumi di Storia. Narro fem-plicemente, brevemente, e chiaramente i fatti fenza digreffioni, fenza rigiri, fenza figure ; riferbando le rifleffioni per li difcorfi preliminari, trafcurando tutto ciò, che mi fembra fuperfluo, tutte le particolarità inutili,tutti i preamboli, I'e-tranfizioni affettate , i foggetti di poco rilievo , le origini o favolofe, o incerte de’piccioli flati, le genealogie, le ricerche cronologiche. Quelle cofe fono buone per li-Letterati, ed è curiofi, che vogliono efaminare a fondo i fatti illori ci: ma debbono effere bandite-da» una Storia univerfale , e neceffariamente abbreviata. I I. Felle Favole degli antichi Greci» AVremrno creduto mancare al debito dìftorico, fe avemmo interamente trafctirata la favola antica. Egli è certo, ch’ella abbraccia una vera iftoria, ma ve-/lita del carattere di mirabile, e d’incredibile, che n’ha disfigurata la verità, e la fem-plicità. Il gufto degli Orientali, degli Egizj, e degli antichi Greci era affolutamente portato al maravigliofo, al miracolo!©, al figurato, all enigmatico”, e all iperbolico . Ad ogni avvenimento facevanointervenire il prodigio, e la Divinità. Per tutto faceva d’uopo il ritrovare qualche foluzione foprannaturalé. Quell eraunaconfe-g-uenza della perfuafione, in cui erano, che Dio fia la cagione di tutti gli avvenimenti della vita, e che viviamo in una dipendenza intera dalla fua volontà. Ma non bi-fognava portare all’ecceffo cotefta verità. Senza che comparifca fetnpre del maravi--gliofo negli avvenimenti della Storia, non lafciala mano di Dio di farvifi vedere, a chi vuole far la fatica di {Indiarla . Per tutto fi fcopre una Provvidenza attenta a punire l’ingiuftizia, ed a premiare la virtù : per tutto s’offervano tratti del potere, della fapienza, e della mifericordia di Dio. L’opere naturali, come gli avvenimenti della vita, le rivoluzioni degl’imperj, le mutazioni degli Stati, annunziano un Dio onnipotente , fapientiffimo, tutto pieno di bontà, d’equità , e di antivedimento. Ho riferiti dunque i punti principali della favola antica non folo perche è celebra-tiffima quella parte di Storia, e vi fi fanno delle allufioni quafi continove negli fcritti de’Poeti, degli Oratori, degli Storici, ed anche nella Scrittura fanta, edappreffoi Padri della Chiefa, e fenza il foccorfo della favola non s’intendono, fe non imperfettamente , molti eccellenti Scrittori, i fornimenti de’quali non c’è permeilo ignorare; ma