102, Storia Universale. re per la via de’monti d’ Armenia,e ne perì un gran numertì.Così Io dferifce E-rodiano. Ma Lampridio, e gli altri fiorici dicono, che Aleffandro riportò una gloriola vittoria contro i Parti. Aleffandro fcrilì'e al Senato,che aveva coftret-to Artaferfe a fuggire nelfuo proprio paefe,e ad abbandonare le fue infegne;gli ave va uccifi ìoooo.foldati a cavallo armati di tutto punto,e aoo.Elefanti,e glie ne aveva prefi joo. con gran numero di carri da guerra, e fatti quantità di pri-gioni.L’Imperadore abbandonò alfoldato tutto il bottino,che aveva prefo,e le armi de’foldati Perfiam.Furono venduti moltiPerfianicomefchiavi,e l’Impe-radore diftribuì il danajo a coloro, che gli avevano prefi,e pofe nel teforo pubblico il prezzo del rifcatto de’prigioni di guerra,ch’eranfi ribattati. Fece pre-fente a’fuoi amici di alcuni de’principali prigioni, e concede alcuni impieghi nelle fue truppe agli altri, ch’erano del fangue reale, o di nafcita illuftre. Con quefta vittoria non folo fi afficurò il poffeffo , di quanto i Romani pofìedevano in quel paefe;fi rimeffe ancora in poffeffo di alcune parti della Mefopotamia,ch’ Eliogabalo aveva lafciate cadere nèlle mani de’fuoi nemici. ^Aiefs'n1’ Nel ritorno dalla campagna, Aleffandro effendo in Antiochia ebbe l’avvifo, òro rito,- che i popoli della Germaniafacevanodelle fcorrerie ne’paefi,che ubbidivano a’ * Re. ^omani, Quella novella fece,ch’egli prendeffe la rifoluzione di ritornare a Ro- ~An. ma,e vi fi confermò a cagione degli av vifi,che ricevette,che’l Re de’Perfiani nfj penfava più alla guerra, ed aveva licenziati i fuoi foldati, perchè andaffero alle v. J Aiex. loro cafepron effendo efli truppe regolate, e dipendiate, ma milizie adunate dal f. ijj.or. pOpOlQ col farne le va in fretta,gente fenza fperienza nel meftiere della guerra. Aleffandro lafciò dunque l’Oriente nel principio dell’anno 254. ma vi lafciò truppe a Efficienza per difenderne le frontiere , e pofe buone guarnigioni ne’ca-fielli,e fortezze,che appartenevano ad effo. Conduffe feco diciotto Elefanti per ornare il fuo trionfo. 11 fuo carro fu tirato da quattro di quelli animali. Tutto il popolo venne incontro ad effo con acclamazioni di allegrezza in tutto firaor-dinarie .11 Senato gli diede il nome di Perfico. Fecede’folenni ringraziamenti agli Dei nel Campidoglio,e vi confacrò delle fpoglie,che aveva tolte a’Perfiani. Andò dal Campidoglio al palazzo,camminando a piede, feguito dal fuo carro, e confumò quattr’ore per giugnervi, tanto era grande la folla del popolo, tutti gridando nel fuo paffaggio : Roma en ficuro, percheabbiamo Aleffandro. Quell© l’eguì nel dì 25. di Settembre dell’anno 2 34. LSuer^’ Intanto i Germani,avendo paffato il Reno,facevano gran danni nelleGailie, 4c' Gcrma- affalendo,e diftruggendo i caftelli fabbricati fulle fponde di quel fiume. Alefsan-Gam"."0 ' ^ro partì fenza indugio da Roma per andare a reprimerli. 11 fuo efercitoera af-Aicfsandro fai numerofo, e compofio non folo di foldati Romani,ed Europei, ma ancora di noreffiC°n"Ofroeni,di Mauri,di Armeni,e diParti,che per l’agilità de’loro corpi,e per la lo-"ah. a,,, ro deflrezza nel tirar d’arco erano ben adattati a combattere contro i Germani, p,’,;, avvezzi a batterli di mano in mano,e di piè fermo. Marcia va a grà giornate, '• r. ’©■/.’ e le fue truppe erano benifiìmo difciplinate a fare il lorodovere.Dicefi, che per iftrada una donnaGalla del numero delle profetefse del paefe,gli difse ad alta vo. ce.-Va,non ifperare la vittoria,e non ti fidare de’tuoi foldati.Lampridio dice,che un famofoAftrologo avendogli predetto,che morirebbe in quella fpedizione per roano di un Barbaro,gliene mofirò il fuo contento,fperando di effere uccifo nella bàtta-