, J L I B R O L X I V. -327 vi coinmetteffero .E tale fu la infiallazione di Gregorio in 'Aleffandria. Intanto S. Atanagio per un effetto della provvidenza evitò il furore, e dopo v. aver dimorato per qualche tempo nafcoffo in Aleffandria ri ti roffi in Roma, di °s. amm-dovefcriffe una lettera a tutti i Vefcovi Ortodoffi per dar loro l’avvifo della fa°;„ r0'Ì intruftone di Gregorio. Vi fi affaticò, perchè foffe tenuto il Concilio indicato dal Papa Giulio. aX’Ì'Iì Ma per ritornare al concilio di Antiochia,di cui non abbiamo parlato fe non ir di paffaggio in occafione dell’intrufione diGregorio,quello concilio fu celebra- ‘ 1‘ to nell’anno 34i.per fare la dedicazione della chiefa di Antiochia, che Cofian- Concilio tino aveva cominciata diecianni prima,e Coflanzo aveva condotta a fine.Vi fi ci,ja ritrovarono ^o.ovvero 97.Vefcovi,ma i principali erano Ariani.Non vi fu al- Xn. „1. cun Vefcovo di Occidente,nè alcuno da parte del Papa.Coflanzo vi era in per- £ fona. Come il primo oggetto di quella adunanza era l’opprimere S. Atanagio, Ap’/.t. Vi furono rinnovate le antiche accufe formate contro effo,e vi fu fatto il cano- cs°j'7o.'' ’’ ne, di cui abbiamo parlato, e’n cónfeguenza di elio Gregorio fu intrufo in Alef-fandria.Era flato propofloEufebio nativo diEdeffa,e molto flimato dagli Ariani per la fua erudizione,e perlo fuo affetto al partito degli Eufebiani,per lo Ve-fcovado di Aleffandria , ma effendofi fcufato di accettarlo, fu fatto Vefcovo di Eméfa.Ora ècco chi era quello Eufebio di Emefa. Dopo aver fatti i fuoi primi fludj in Edeffa nella Mefopotamia fua patria , venne in Paleflina per perfezionarli nello Audio delle fante lettere ; ma ebbe la difavventura di cadere nelle mani diEufebio di Cefarea celebratiffimo perla fuafciertza,e diPatrofilo di Sci-tOpoli,amendue Ariani zelanti,che gl’infpirarono i loro fentimenti. Di là portoli irt Antiochia,e d’Antiochia in Aleffandria,dove andò tanto per evitare di elfere promoffo al Sacerdozio,quanto per illudiare la Filofofia,Com’era imbevuto della dottrina degli Ariani,e dall’altra parte dotto,eloquente, e polito,fu propofto pelVefcovado di Aleffandriajma ricufollo,prevedendo verifimilmeti-te, che non averebbe potuto flabilirvifi a cagione dell’affetto, che’l popolo di quella città aveva per S. Atanagio.Volle piuttofto accettare quello di Emefa in Éenicia,dóve non potè dimorare tranquillamente,effendofi il popolo di quella città due volte follevato contro effo;la prima perchè egli applicavafi all’Àftro-logia giudiciaria, e la feconda perchè era accufato di Sabellionifmo. Coflanzo lo^onduffe feco nella fua fpedizione contro iPerfiani.Morì in Antiochia prima dell anno 359. Compofe un numero infinito d’opere, alcune fopra la Scrittura, altre contro i Gentili,contro gli Ebrei,contro i Novaziani: ma le Omelie, che fono fiate imprefle fotto fuo nome,non fono fue. Ecco chi era Eufebio di Emefa, che S. Girolamo qualifica per alfiere della fazione Ariana . Nel concilio di Antiochia, da noi poc’ anzi mentovato, gli Eufebiani com- vn. pùfero fucceffìvamente tre Emboli, ovvero formolarj di fede,ne’quali non con-dannano Ario,nè là confoftanzialità delVerbo;ma efplicano il loro fentimento iteti nei d’una maniera,che potrebbe ingannare i meno perfpicaci,parlando delFigliuo- aVuÒcIiìI' lo in termini,che fi poffono approvare,quando non fia,che non efprimouo chia- An' ramente la loro credenza fopra la fua divinità. Fecero di più 2 ^.canoni, il pri- s»w«», /. ». mo de’quali conferma il decreto di Nicea intorno alla Pafqua;g!i altri rifguar- a/a°». * dano diverfi punti di difciplina . Vi fi vede fragli altri quello, di cui abbiamo ; X 4 parla-