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tura delle opere diS.Gregorio,e gli permife il far ordinare de’Vefcovi nel fuo re- a? s'JT" gnofenza ricorrere a Roma. Mandò il pallio ad Onorio Succeffore di Giufto nel Vefcovado diCantorberì, ed a Paolino Arcivefcovo di Yorc.Scrifle ancora	'
agl’Ibernefi,per richiamarli all’ufo delle altre chiefe fopra la celebrazione del-la Pafqua. Ma la lettera fu fenza effetto. Quanto al Re Eduino,il fuo governo fu tanto pacifico, ch’era pattato in proverbio. Appretto le fontane , ch’erano fopra le ftrade maeftre,aveva fatte attaccare delle tazze di rame, ne alcuno aveva l’ardimento di rapirle. Perfuaie a Carpualdo Re d’Eftanglia, o degli Inglefi Orien. tali,l’abbracciare la religione crifliana con tutto il fuo popolo. Carpualdo fu uc« cifo alquanto dopo la fua con verdone, e la provincia, ovvero il regno tettò tre anni nell’errore,in cui era ricaduto. Ma Sigeberto fuo fratello,ch’effendo in efi-lio nella Gallia,vi fi era fatto Criftiano,falito ai trono, richiamò tutto il fuo popolo alla vera religione,ettendo ajutato dal Vefcovo Felice,che (labili la fua fede Vefcovile nella cittàd.i Dummoch.il Re Eduinofu uccifo nell’anno ($33. dopo 17. anni di regno, combattendo contro Cedwal Re de’Bretoni, e contro Penda Principe degl’Inglefi della nazione de’Merciani. Il capo di Eduino fu portato ire Yorc,e pollo poi nella chiefa diS.Pietro,ch’egli aveva cominciata.il Re Cedwal benché Criftiano,era più barbaro,che gli lleffiPagani,nulla (limando il far perire quanti Inglefi incontrava,non rifparmiando le (lette donne ed i bambini : perchè iBretoni antichi abitanti dell’Ifola,nomata oggidì Inghilterra,non avevano più commerzio coglilnglefi,ch’erano entrati in quel paefe,che con gl’infedeli, e quefla-arrtipatia fotti (leva ancora nel tempo diBeda,cioè,dopo cent’anni.Seguita ga morte,e la fcófita delReEduino,Paolino ’rcivefcovo diYorc fu cottretto fug-dire colla Regina Edelburga,e co’fuoi figliuoli. Ritornarono per mare nel paefe liCant,e vi furono accolti co onore dall’ArcivefcovoOnorio.e dalReEdubaldo.
In Ifpagna il Re Sifenando fece tenere un concilio nazionale in Toledo, nell’ Xxix. anno 63 jr-di Gefucrifto,ch’era il terzo del fuo regno. Vi fi ritrovarono 62. Ve-fcovi,a’quali prelèdeva S. Ifidoro di Siviglia. Quando furono tutti adunati,Sife- di ToUdo. nando entrò nel luogo dell’adunanza, ed eflendofiprottrato a terra avanti a’Ve- An7o?.~ fcovi,lor domandò con lagrime,e gemiti, chepregaffero Dio per etto. Indi efor-tolli a confervare i diritti della chiefa, ed a correggere gli abufi. ^Prelati vi fecero 7 5.canoni. Nel principio,cb’è la loro profeffione di Fede,efprimono diftin. tamen te, che lo Spi rito Santo procede dal Padre, e dal Figliuolo.Ordinano il tenere i concilj almeno una volta all’anno verfo la metà di maggio.
Ora ecco la maniera di tenere i concilj,Nella prima ora del giorno,prima del xxx. levare delSo!e,vi faranno ufcire tutti di chiefa,e (e ne chiuderanno le porte.Tut. ^e,1J,n|?er ti i portinai faranno a quella,per cui debbono entrare iVefcovi.Entreranno tut- vate nei ti indenne,e prenderanno il fuo luogo per federe fecondo il tempo delle loro or concili.* dinazioni. Dopo i Vefcovifi faranno entrare i Sacerdoti,e poi i Diaconi,dittili- in*-guendo co’loro nomi coloro,che fi giudicherà a propofito chiamare al concilio.
I Vefcovi daranno a federe in gii o,i Sacerdoti a federe dietro ad etti,e i Diaconi daranno in piedi avanti iVefcovi.Entreranno poi i laici,che dal concilio faranno giudicati degni.Si faranno pure entrare i notaj,per leggere,e fcrivere quanto farà necettario,e fi cuftodiranno le porte . Dopo che i Vefcovi faranno (lati per molto tempo a federe in filenzio, e collo fpirito elevato a Dio, l’Archidiacono
Calmet Iji, Tom, TI.	M m 3	dirà: