546 Storia Universale. pra quella materia il filenzio. Ma è cofa certa,che Sofronio non ebbe alcun ri-guardo alle promeffioni de’fuoi diputati,e’l lantoVefcovo no fe ne reftò in filen-zio.Continuò ad opporlia’Monoteliti,ed adunò in due volumi feicento palli de' Padri, per convincere gli eretici, e per affaticarli a ridurli al dovei e .• il che non fervi fe non ad irritarli contro elfo. xxxiv. Prefe dunque ungiornoStefano Vefcovo di Dora,il primo de’fuoi Suffragane!', s Sofronio ijd avendolo condotto al Calvario, gli dille .• P'ó/ renderete conto a colui,eh'è flato Komlsie crocififfo in quefto Santo luogo, quando vena a giudicare i vivi ed i morti,fi trafiu-ftno ve vate il pericolo , in cui la fede fi ritrova. Fate dunque quello,che io non pojfofare iti Dora perfona a cagione delie/correrie de'Saraceni. Andate con ogni prontezza da quefla An. ip.' eflremìtà delia terra a prejentarvi alla fede apoflolica,dovefono i fondamenti della ' fo’ ~fana dottrina. Fate conofiere a'fanti perfin aggi,che vijono, quanto qui Jegue, e non ' ceffate dinregarlì,che fi riducano a giudicare quefla nuova dottrinale canenicamen-te/»ed»iLi»«/»o.liVefcovoStefano fpa ventato dallo fcongiuro.e dimoiato dalle preghiere della maggior parte de’Vefcovi e de’popoli cattolici diOriente,fi pò-fe Cubito in viaggio.1 Monoteliti avendone avuto l’av vifo,gli fufcitarono tante oppofizioni quante loro furono polfibili,e mandarono degli ordini in diverfi luoghi, per prenderlo,e rimandarlo carico di catene. Ma Iddio gli fece evitare tutti i pericoli , e giunfe a Roma , forfè dopo la morte del Papa Onorio . xxxv. Intanto lacittàdiGerufalemme era {grettamente attediata daOmaroCalifa de/ Ge^uft1 til Mufulmani, e Sofronio Patriarca di quella città, non lafciò alcuno de’doveri di lemme da buon pallore in quella perigliofa occafione . La città fu prefa a patti nell’anno <>R,a-E™_d’3Ó. dopo un affediodi due anni.Omaro vi entrò vellito di un ci liccio male alla v*3’ teifut0 di pelo di cammello, ed avendofi fatto moftrare il luogo del tempio «■j.id/.aSi.diSalomone,cominciò da fe a ri pulir! o,per fabbricarvi un tempio all’ufo di quel» li della fua fetta . S. Sofronio credette vedere allora l’abboniinazione di difola-zione predetta dalProfeta Daniele.Poco egli Coprav ville a quella difavventura. B7ìM.«ì«. /. Morì di dolore nel vedere i fanti luoghi profanati.Omaro diede alla Santa città * " w una lettera di Salvaguardia in quelli terminiti» nome di Dio clemente e miferi cor. dìofi.D' ordine di 0 maro .figliuolo dì Ittab è conce jja la ftcuregqga al popolo della città d’Elia, tanto per le perfine, quanto per lì loro figliuoli, mogli , beni,e per tutte le chìefi,cke non faranno nè abbattute,nè c b tu/'e:Omaro portoli! ancora inBetlemme,e fece la fua orazione nella grotta, in cui Gefucrillo era nato. Indi a qualche anno, fece fabbricare inGerulalemme una mofchea nel luogo,,in cui era il tempio diSa* lomone.LaStoria dice,che l'edilìzio non potè elfere condotto a perfezione,nè Co-ft.gnerfi.Egli ne domandò la caufa,e gli Ebrei àlSzro.Quefia fabbrica cader àfirn- An. ««. prefe voi non levate la croce,eh'èfipra il monte degli Ulivi. La Croce fu tolta,e la fabbrica reftò foda,e’n pie di j il che diede occafione a’nemici di Gefucrillo di at» terrare in molti luoghi le Croci . xxxvi. , Mentre i Mufulmani portavano le loro conquide a delira ed a fmillra inSiria Conati”'0 6' n b-gittojl e Sminila.,ch’era fucceduco Copra i Goti in Ifpagna a fuo fratello di To.'eJo Si Cenando-, affiflette a! quinto, concilio diToledo co’pri nei pali Signori della fua An, 6j6. corte.Si ritrovarono a quello concilio zz, Vefcovi ,con due di putati di adenti, e benché fodero io sì piccolo numero,erano nulladimeno adunati da tuttala Spa* gn.a.Eugenio Arcivefeovo di Toledo vi fu. Prefidente.Vi furono fatti o.canoni» qhe.