V11I prefazione primitivi Criftìani, de’quali dicefi negli Atti degli Apertoli, (a) cb'ejft non ave ano ohe un cuore ed un anima ; che niun di loro diceva', che una co fa gli appartenere y ed ove tutto era tra loro comune. Dopala morte di quefto Santo , avvenuta nel 430. fu difpcrfa quella comunità, fudelblata la Chiefa d’Ippona da’Vandali , ed icherici Regolari di S. Agoftino ritiraronfi , ove poterono, di modo che fino al fecolo undecimo non fe ne trattò più. Io non parlo qui della lettera iocj«del me» defimo Padre, la qual è la fua vera Regola, ch’egli fcriffe per Religiofe. Code-fìa comunità di Vergini , come quella di cherici, reftòdifperfa, e la loro regola ri-mafe nell’ofcurità, finattantoche i Monaci di Tarnata , o di S. Maurizio nel Val» defe fe ne fervirono verfo il principio del ferto fecolo, facendovi diverfi cangia* menti, (£) ed aggiuftandola alle pratiche della vita Monadica. Leggefi in alcune edizioni dell’Opere di S. Agoftino una regola , che gli è attribuita fotto quello titolo :(c). Per li fr atolli jbe hanno prome fto di v/vere infteme, ed in comune fecondo le tradizioni Apojlolicbe. Quefta è la ftelfa che la Rampata nel Codice delle Regole d’Olrtenio (otto il nome di Confenforia Monachorum . N’ è ancora nota un’altra Rampata fottq nome di S. Agoftino r intitolata: Legione della Regola , con cui s infìnti [cono i fratelli nel modo di orare, di farmeggiare, di leggere* di lavorare, z// vìvere ì di governar fi. E querta è fenza verun dubbio la Rampata nell’Olfteniofottotitolodi Regula incerti. S.Benedettod’ Aniano, il quale viveva nel nono fecolo, eche ammafsò tutte le Regole de’Religiofi, ch’egli ha potuto ritrovare, non n’aveva cognizione d’altre, che delle fuddette, e tuttavia non le ha date fotto il nome di S. Agoftino, Pubblico® fotto nome del mede fimo Santo un libro ( d ) : De vita Eremiticaad[ororem ; ma quefta è opera del B. Aelredo a Ci fon noti ancora fotto nome di S, Agoftino fettantafei Sermoni intitolati : Ser* mones ad fratres in Eremo-, che fono d’un Autore ,il qual viffe dopo il decimoquar-to fecolo. Niun&di quelle regole è quella de’Canonici Regolari, i quali altre non ne conofcono, che la lettera 109. al prefente 2il. di S. Agoftino fcritta per Rehgiofe, in cui s’è levato ciò che fpetta fellamente a Vergini , e s’è mutato il femminino in mafcolino per adattarla a’Relrgiofi. Gli (borici più valenti, il P. duBois nella- Storia Ecclefiafìica di Parigi, il P„ Tomaffino nella fua difciplina della Chiefa (e), il Sig. Abate Eleurì nelle fue in-ftituzioni al diritto Ecclefiaftieo (/), hanno tutti foftenuto, che non fi parlò del» la Regola-di S. Agoftino per Canonici Regolari avanti’l ftne dell’undecimo feco-lo. L’anonimo Canonico Regolare della Congregazione Ri Francia, il quale pubblicò a Parigi nel 1697. 5e Dtfquì fagiani fapra l'Ordine Canonico, alla'pag. ^4. confefìache prima del fecolo undecimo niun Canonico Regolare s’è chiamato di’ S. Agoftino ; e l’Autor delle Ricerche ftorìcbe intorno all'Ordine Canonico, ftam-paté a Parigi nel 1 689. pretende, che fellamente nel duodecimo fecolo fi parlafife «della Regola di S. Agoftino per Canonici Regolari. La difficolta confifte a Caper precifamentequando i Padri Canonici Regolari di S. Agoftino d’oggidì abbiano principiato ad offervar quefta Regola, ed a formare un Ordine Religiofe nella Chiefa.. Sembra cola certa., che quando Pietro de (a) Att. IV. (b) P. Cardia. de Nom Hijt. Pelar. t ,, r, i p m (c) Aug. t. 2. p. gój. Appsnd, Edit. Antuerp. an. I577, (d) i, 2. 0per. Aagufi. p. g67. App. Ed. Antuerp, an. I<77> (e) Tbomagin. Di fa pi. de PEglife par. 4, /. i/c, 4 ' (f) Fleury lnftie, au Droit EceJe/ìaft, r. 1, r, ix.