1V PREFAZIONE regni precedenti furono regni di turbolenze e didifgrazie. Fuaflalita la Francia» e defolata dalle irruzioni degli Ungheri ede’Normanni verfo Tanno pio. i quali vi commifero un’infinità di faccheggiamenti. I Signori particolari innalzaronfi in piccioli Sovrani, e vitìfero in una fpezie d’indipendenza dai Re. In tempo che le guerre particolari defolavano le provincie, e che i popoli erano calpeftati ed op-preffi dai Signori, fpogliati dagli nemici fìranieri del regno, l’arsi, le fcienze, gli fludj furono negletti, bandito il buon guftor l’ignoranza e la barbarie intro» dotte nello Stato» 1 V. Affari della Cèiefa^ DI tutti quelli mali ne fu partecipe la Religione. I Capi, ed iMiniflri della Chiefa poco inftruiti delle regole antiche, i Monifteri rovinati, i Vefcovi occupati a difenderfi, ed a refpignere la violenza coll’armi,aprirono loro malgrado la porta alla rilaffaz-ione della difciplina , ed alla (regolatezza de’coftumi.I Signori temporali,ed i Prelati per rimediare a tali difordini, inftituirono ciò , che chiamofiì la pubblica pace , e la Tregua di Dìo. Si tennero a quell’effetto molti Concilj in quafi tutte le provincie di Francia. In alcuni luoghi vietoffi folto pena difcomunica l’affa 1 ir chi chefia dal Sabato all’ora di Nona fino al Lunedì all’ ora di Prima. Eran vi dfpiùalcuni tempi dell’anno privilegiati, ne’quali non era permeffo il prender l’armi, come l’Avvento , la Quarefima , l’ottava di Pafqua e della Pentecolle , e le vigilie delle felle folènni. I popoli abbracciarono quelli decreti con un’allegrezza infinita, e come venuti dal Cielo,. V, Converfiorii de' Popoli barbari-, FRa queffèguerre, mali , e calamità pubbliche la Chiefa ebbe la confolazione divedere i popoli Barbari, (quali aveanla perfeguitata, e che aveano detonato le provincie Crilliane , convertirfi al Criftianefimo. Gli-Ungheri, ed i Nor*< manni, che furono il terrore de’popoli fedeli,abbracciaronolareligioneCrilìia-na. I.Danefi,iRugj , gli Slavi fecero lo fteffo. Il Re S. Stefano ereffe dieci Vescovati nell’Ungheria ; il buon ImperadoreS. Enrico n’ereffe e ne fondò alcuni in Alemagna ; quello di Praga, e quello di Bamberga furon di quello numero. V U fi regolatele dì alcuni Papri La Chiefa di Roma non fu margovernata da Pontefici men degni di empiere la Sede del Principe degli Apoftoli, e di tenere il primo pollo nella Chiefa di Ge'ucrifto, che nel corfo del decimo Secolo . Permife allora Iddio, che i primi Capi del fuo popolo cadeffero in difordini, ed ecceffi, a concepir i quali fi dura ften« , ed è imponìbile lo fcufarli , Avete veduto il Papa Fot mota citato in un Concili©