Libro C I V. frj mento ii fuo regno colla Croazia ,lafciatagli da fua forellaZolomera vedova , del Signor di Croazia. Riportò quattro vittorie contra i Comani, gente Sar-«lata, i quali aveano fatta irruzione nell’Ungheria, rifoluti di ftabili.rvifi, fe la fortuna avette fecondata la loro imprefa. Effì furono interamente (confitti nel 1088. Ladislao portò poi la guerra in Ruflìa , e in Polonia, perchè i Polacchi, .ed i Ruffiani aveano fomminiftrati foccorfi ai Comani. 1 Ruffiani colle loro fotn-meffioni meritarono il perdono; ma i Polacchi furono vinti in battaglia ordinata, ed infeguiti fino a Cracovia. Ladislao attediò la città, e dopo tre mefi d’ affedio .effendo tanto gli attediati, quanto gli attediatiti afflitti dalla fame, il Re ordinò ad ognuno de’luoi foldati, che portaffe in tempo di notte il fuo flivale, ed il fuo elmo pieno di terra ìn un cumulo innanzi alla città, e fopraquell’ammaf-fo di terra vi fece fpargere della farina per far credere agli attediati, che quello fofse un nuovo convoglio di farina, di frefco arrivatogli. Gli attediati s* arrefero, e’IRe trattolli con molta umanità, contentandoci di rimproverarli della loro infedeltà ed incoflanza. Di là egli pafsò in Boemia, vi diede il guaito , fece molti fobia vi, e ritornò trionfante in Ungheria . Dicefi, che dopo la morte deìl’Imperadore- Enrico IV. alcuni Signori d’A- XLix. lemagna offerirono a Ladislao la corona imperiale, ma ch’egli la rifiutò dicen- .Ladislao do, ch’era contento del fuo regno d’Ungheria , e che non credevafi capace di coronai^ faftener il pefo della corona imperiale. Mas’è vero, che Ladislao fia morto Perialc« nel iopj.come può foftenerfi quella circoftanza,non effendo morto l’Imp.Enrico An.uo$. chenel iioZj.o, 1105. Tutti s’accordanonell’afferire , cheiSignori Croce-fegnati pel viaggio di Terra Santa pregarono Ladislao, che accettaffe la qualità di Capo di quella grande imprefa, e che quel Principe accettolla, efi farebbe poflo alla loro tefìa, fe la morte non n’avette rovefciato il difegno. Ne diede fu-bito avvifodi fua rifoluzione a Corrado Duca di Boemia, e pregollo, ch’egli pure fi difponeffe a quella fpedizione. Corrado intefe con piacere quefla nuova 7 ma nel mentre che preparava!! di venire ad unirli al Re Ladislao, Svanto-pelkone s’impadronì nottetempo della città di Praga , e obbligò Corrado a ricorrere a Ladislao per4omandargli la fua affiftenza . Ladislaoqunifce torto le fue truppe, e marcia in fretta in ajutodiCorrado;e appena era.giunto folle frontiere di Boemia, che fu affalito dalla malattia, dicuimorì. 1 Prelati, che l’accompagnavano , efortaronlo a difporre della fucceffione al regno , mentr’egli era fenza flgliuoli. Ma aveva due nipoti, Colomanno, ed Almo. Aveva defti-nato il primo alla Chiefa , ed era allora Vefcovo d’Agria ; il fecondo era d’un carattere più mite , edancof più caro a Ladislao. Queftipoco prima di morire avea mandato a chiamare Colomanno,ch’erafi ritirato in Polonia re avea dichiarato Almo per fuccedergii al regno. Matoftoche Colomanno giunfe in Ungheria dopo la morte del Re, Almo gli raffegnò la coronala quale apparte-nevagli per diritto di primogenitura^ e Colomanno diede al fratello quella parte d’Ungherta j chterafiatafinoiallorada’Duchi poffeduta. Il Re Ladislao fu feppellito;» Vafàdino., e fu molto compianto da tutti gli ordini del regno. Colomanno nel principio dèi fuo regncr ricevette ambafciadori da’Principi Crocefegnati per pregarlo, che li ajutaffe nel generofo difegno, ch’aveàno di Coioman-conquiftare la Terra Santa , e di fottrarla dalle mani degl’infedeli. Coloman- ™ no negò loro il fuo foccorfo, e5lpattope.i l’Ungheria. I Crocefegnati lo attali-L-JL^-— E 2 rOflO , gonfiti I