24 Storia Universale ramento di fedeltà,ed impiegando a perfuadernelo alcuni Conti Francefi, Goffredo fe ne difefe molto tempo ; e non vedendo i foldati Francefi i loro Capi , fi fparfe romore , che foffero arredati prigionieri. Elfi torto corfero verfo Co-ftantinopoli^faccheggiatein paffando tutte le cafe di piacere,eh’ erano lungo la palude Argifa,approffimaronfi alle mura col difegno di metter fuoco alla porta, ch’era dirimpetto al palagio vicino ad una Chiefa a S. Niccolò dedicata• LT Non avendo il popolo forza per difenderà, abbandono!!! ai pianti, ed a ge-Cofta’ntì. miti. L’Imperadore, fenza feomporfi, monta fai fuo trono, pària a’fuoi parentata d'a » e vieta Ioro tirare foPl'a 1 Latini a riguardo della fantità del giorno, poich’ Fxancefi. era il Giovedì fanto. Tuttavia, non volendo pace i Francefi, manda Nieefo-9? rofuo generofpofodella Principeffa Anna Comuena fopra le mura con ordine Aa.' 1^6. tirar fopradi elfi in tal modo, che recaffe loro più fpavento, che male . L’ Imperadore nel medefimo tempo fece una fortita fopra i Francefi,raccomandando alle fue genti d’aver la mira ai cavalli anzi che agli uomini, tanto per rifpar-miare il fangue Criftiano, guanto per frenare l’alterezza.Francete. Tali precauzioni dell’Imperadore non impedirono, che non ne reftaffero molti ertinti, e che finalmente i Francefi non fi deffero alla fuga; il che non è inverun modo probabile , effendoin sì gran numero, e sì valorofi, contro ad una truppa di cattivi , e mal in arnefe foldati. lldìfeguente a queftagiornata Ugone fratello del Re di Francia venne a trovare .Goffredo, e configliollo a giurar fedeltà aH’Im-peradore; ma Goffredo lo ricusò con ifdegno , e rimproverò ad Ugone la vii? tà d’efferfi in tal guifa fottòmeffo ad un. Principe ftraniero, e di ardire proporgli una fimìle baffezza. Ugone gli rifpofe , ch’effendofi impegnato sì leggermente in una imprefa, la quale non poteva riufeire fenza il foccorfo dell’lmperadore, era meglio condefcendere alla fua volontà,che rovinarfi per una refiftenza fuor di ftagione. Goffredo non s’arrefe, e l’Imperadore avvertito, che doveano prerto giugnere molti Capitani Francefi , mandò ifuoi migliori Ufiziali per obbligarli per amo;e o per forzaapaffarelo rtretto. I Francefi appena li ebbero veduti, che tirarono fopra di loro; ed i Greci rertarono tutti feriti, ma iFrance-fi furono coftretti a fuggire. Poco dopo Goffredo fi fottopofe alla volontà dell’ Imperadore, e gli fece il giuramento fino allora con tanta coflanza rifiutato , e gli promife di redimirgli le città,ch’erano date per lo paffato dell’Imperio, s’egli le togìieffe ai Turchi : quindi mangiò coll’Imperadore, ricevette da lui ricchi prefenti, pafsò lo rtretto , ed accampoffi a Pelecano. LiL Poco tempo dopo giunfe il Conte Rodolfo con un efercito di quindici mille cóTte Ro- uom’ni di Cavalleria, che d’infanteria, ed accampoffi ne’contorni di Coftan-doifo. tinopoli. L Imperador Aleffio, il quale non vedeva volentieri tanta molti-io?* tudinedi Francefi nelfuavicinato, mandò Opus uomointrepidoefperimenta-to per obbligarli a partatelo rtretto, Vedendo, che Rodolfo bnrlavafi de’fuoi ordini , fehierò-le fue truppe in battaglia a fine folamente d’intimorirla; e Rodolfo fui fatto fi prepara al conflitto; e ne viene alle mani. Pegafio, il quale aveva ordine di trafportare i Francefi fopra i fuoi Vafcelli, giunfe nello fi e rto punto , li p.refe alle fpalle , mentre Opus caricavali a fronte , e dopo averne uc-cifo un gran numero li cortrinfero a paffare lo rtretto. L’Imperadóre feceli con-durre finoaGerufalemme datimore , che fi uniffero al Duca Goffredo«Buglio-ne. Quindi mandò incontro ad una infinita moltitudine di Francefi condotti da