LIBRO CXXVL n arendo cuftodito il fegreto, e i fette Elettori pretendendo, che appartenefle a loro foli a dare un fuccefTore all’ Imperio , egli ritrattò la fua rinunzia. Intanto morì il Papa Giovanni XXII. nel 1334. e gli fucceffe Benedetto XII. Filippo il Lungo Re di Francia avendo propollo al nuovo Pap alcunecondizioni, le quali fembravangli eforbitanti, come di dargli il regno di Arles, e il Vicariato d’I-talia, ir Papa e i Cardinali determinarono di rappacificarfi con 1’ Imperadore , e gli mandarono un Vefcovo per efortarlo a defiftere dalle fue intraprefe contra la fantaSede, e rendere l’ubbidienza a lei dovuta. Lodovico rifpofe dimandando al Papa, che fi fpiegaffe più diftkntamente itorno alle condizioni, per le quali gli offeriva l’affoluzione . I fuoi ambafciadori gliele portarono , eLodovico mandò nuovi ambafciadori, promettendo di foddisfare alla Chiefa Romana, purché fi fopprimeflero i procedimenti fatti contra di lui fotto il Papa Giovanni XXII. Il Papa.era difpofto ad accordargli la fua dimanda, ma ne fu impedito dalle minaccie del Re di Francia , il quale avevagli fatto fcrivere, che s’ egli accordava l’alfoluzione a Lodovico di Baviera fenza fua participazione , lo tratterebbe peggio , che non aveffe Filippo il Bello trattato Bonifacio Vili. Tutto ciò feguì nell’anno 1336, _ txxiv. L’anno feguente l’Imperadore mandò nuovi ambafciadori al Papa per diman- Decretò dargli di nuovo la pace, e l’alfoluzione , e il Papa gliel ’ avrebbe volentieri ac-d«gliE-c-ordata, ma ne fu impedito dalla refiftenza dei Cardinali . Nel 1 338. Lodovico p intimò una dieta a Rinza , ove fi trovarono gli Elettori, e molti altri Principi, autorità e vi fi deliberò dei diritti , e della maeftà dell’Imperio. Vili annullarono gli atti fatti da Giovanni XXII. contra l’Imperadore, e fi dichiarò, che foffe tenuto per Imperadore quello , che fofs’ eletto dagli Elettori , quando anche non Xrgtnt, foffe incoronato, nèconfacrato dal Papa , non avendo bifogne nè del fuo con-fenfo , nè della fua autorità , foggrugnendo, che chiunque penfaffe , o infe-gnaffe altrimenti, farebbe confiderato reo di Iefa maeftà, nemico della Repubblica , oche i fuoi beni farebbero abbandonati al primo occupante , e le fue ter-reconfifcate a profitto dell’ Imperio . In quella medefima dieta, i Principi di Aiemagna giurarono le loro prime confederazioni contra l’imprefe di Benedetto XII. e le rinnovellarono nel mefe di Agofto dell’anno feguente in prefenza dì Eduardo Re d’Inghilterra alla dieta di Francfort, e pubblicarono un decreto, che chiunque credeffe, odiceffe, che l’Imperadore fia fcomunicato, o rice-veffe Bolle, che portaffero la fua fcomunica , farebbe confiderato nemico pubblico. Si annullarono ancora tutti.gli atti fatti dal Papa Benedetto XII. egli Elettori fcriflero al Papa per dargliene avvifo . Il Papa non rifpofe che con Bolle, le quali fcomunicavano gli autori di que’decreti, c tenendo vacante l’Imperio Romano nominò Luchino Vifconte Vicario della Chiefa in «Italia, in Piemonte, e in Lombardia , Martino Scaligero Governatore di Verona e di Vicenza, e un Gonzaga Governàtore di Mantova, e di Reggio. L’anno medefimo 1338. l’Im-pcradorefece alleanza con Eduardo Re d’Inghilterra contra Filippo di Valois Re di Francia , ordinando a quell’ultimo di defiftere dell’imprefa , che faceva contra l’Imperio , prendendo la citta di Cambrai, eh’era Imperiale, eammoneii-dolo di far giuftizia ad Eduardo, il quale pretendeva la fucceflìone del regno di Francia come figliuolo, ad erede della forella dei Re Carlo il Bello . L’Imperar-dorè creò altresì il medefimo Eduardo Vicario dell’Imperio nella Galba Belgica , Calwet ìfl. 'Temo XÌ. C ? nìe“