LIBRO CXXXVII. is gazione del (imbolo, e dell’ orazione Dominicale, del peccato mortale, delmatrL monio, della cognizione e dell’ amore di Dio, dei tre nemici dell’ uomo, dei fette peccati mortali, della penitenza, del facramento del corpo e del fangue di noftro Signore . Alcuni giorni dopo il fuo arrivo a Coftanza aveva formato un trattato fuc-cinto della comunione fotto le due fpecie, una rifpofta alle propofizioni cavate dai fuoi libri. Aveva eziandio preparati nella fua prigione tre difcorfi, l’uno della fuffi-cienza della legge di Gefucrifto; l’ altro per ifpiegare la fua fede intorno agli ultimi articoli del fimbolo ; il terzo della pace; e alcune lettere ai fuoi difcepoli. Tutte queft’ opere fi trovano al principio del primo tomo delle opere di Giovanni Hus, e per tutto foftiene la prefenza reale di Gefucrifto nell’ Eucariftia., ie fi difende per tutto da ciò, che fe gl’imputava, dell’impanazione nell’Eucariftia. Dopo la morte di Giovanni Hus fi tenne la decima fella feftione, ove fi nominaro-. 'LVI' . no cinque commiflarj per accompagnare P Imperadore a Nizza, e aftìfterlo col loro S*f' configlio per indurre Benedetto XIII, a rinunziare il Pontificato. Si ordinò, cheAn.r le lettere, le quali fi fpédivano in corte di Roma, farebbero fottofcritte, e figillate^”'JSe col figlilo del Cardinal di Viviers a nome del Concilio . Finalmente fi lelfe una Bolla indirizzata ai Vefcovi di Parigi, di Metz , di Toul, e di S. Paolo di Leone in oc-cafione di un infulto commeflò contra i deputati del Concilio, i quali erano flati prefi da due gentiluomini, e rinchiufi nei loro caftelli, e furono poi liberati dalle truppe del Duca di Lorena, di Bar, dei tre Vefcovati, e dell’ Abate di Gorze. La decima fettima feftione fu tenuta il dì 15. di Luglio . L’Imperadore prefe con- LV1I,, gedo dal Concilio pel fuo viaggio di Nizza ; e fi cantarono le Litanie per dimandare X vi 1. a Dio grazia di confervarlo nel fuo cammino . Si lederò poi tre decreti ; il primo di-chiara Gregorio XII. Legato perpetuo nella Marca di Ancona. Il fecondo fcomuni- Concìli ca ipfo faclo quelli, che turbaffero l’Imperadore, e M-fuo feguitonelfuoviaggio-. Il terzo ordina preghiere pubbliche e particolari pel medefìmo foggetto . Dopo lafef-fione fi fece venir Girolamo da Praga, e fu di nuovo interrogato intorno alla fua credenza . Non fi fa diftintamente ciò che rifpofe, fe non che nell’ Eucariftia la foftanza fingolare del pane è tranfuftanziata nel corpo diCrifto, ma chevirefta lafoftanza univerfale del pane . In un’altra affemblea fu ordinato, che fi notificale al regno di Boemia il fupplizio di Giovanni Hus, e che fi efortaffero i Boemi ad armarfi del me-defirno zelo per l’eftirpazione dell’ erefia. Il Concilio avendo già prima canonizzata S. Brigitta ad iftanza del Re e della Regina di Svezia, i medefimi gli dimandarono ancora la canonizzazione di Niccolò Vefcovo di Lincopin morto nel 1391. di Brinolfo Vefcovo di Scanen morto nel 1317. e di Nigrit monaco Agoftiniano . Ma il Concilio rimife l’affare al Papa futuro . Nella decimaottava feftione fi confermò la nominazione,e la deftinazione de’Vefco-- lvi'i'e vi di Piftoja, di Lavaur, di Piacenza, e di Salisburì per udire, e giudicare definitiva- * Jf.1,H. mente le caufe portate al Concilio. Si ordinò, che le Bolle date dal Concilio foffero An. fn/ ricevute con la medefima fommeftione , che quelle della fanta Sede. Si nominarono7" fei ambafciadori per andar in Italia e terminare con Gregorio XII. l’affare dell’ unio- C°n“ ‘ ne della Chiefa.. Dopo la feftione fi fcriflealRedi Polonia per raccomandargli gl’ interefti dell’ Imperadore in Ungheria, e fi mandò in Ungheria un Vefcovo per efòr-tare i (ignori di quel regno a reftar fedeli all’ Imperadore nel mentre ch’era occupato agli affari della Chiefa. JL’ Imperadore Sigifmondo arrivò a Perpignano il dì 18. di Settembre 1415 - Be- lix, ned etto