LIBRO CXXXVIII. 59 con ordine di acchetare fecondo ii lor potere la guerra, rimettere folto l’ubbidienza del Papa e della Chiefa Romana le città, le quali eranfi ribellate, e far vedere la falfità di ciò, che Filippo Duca di Milano pubblicava, che il Concilio lo fpal-lengialfe a pregiudizio del Papa . Il Duca di Milano non vedeva che con gran penali Papa in libertà a Fiorenza. Egl’inviò Bartolommeo Vefcovodi Novara e Niccolò Piccinino per arredarlo, quando andaffe a fpalfeggiare fuor di Fiorenza. Ma fu fcoperta la cofpirazione, e il Vefcovo di Novara effendo flato arreftato confefsò pubblicamente il fuo errore . Quàlche tempo dopo , cioè al mefe di Àgo-fto 1435. la pace fu conchiufa per mediazione del Marchefe di Ferrara . In tempo che il Papa foggìornava a Fiorenza fi tenne la XIX. feffione del Con- xl. cilio di Bafilea il dì 7. Settembre. Gli ambafciadori dell’Imperadore di Coftan-tinopoli Giovanni Paleologo, inviati per trattare dell’ unione della Chiefa Greca AtGiL,?^ con la Latina fecondo il progetto formato in tempo di Martin V. vi prefentarono t.xu. Cam. la lettera dell’ Imperadore , e quella di Giufeppe Patriarca, ì quali moftravano il gran defiderio che aveano di quella unione, e li confermò il trattato ftabilito in una congregazione precedente, in cui dicevafì, che gli ambafciadori al loro ritorno a Coftantinopoli farebbero tutt’ i loro sforzi per impegnare l’Imperadore, e il Patriarca ad acconfentire, che l’affemblea, la quale doveva tenerfi per conchiudere l’unione, fi teneffe a Bafilea, o ad Ancona, 0 a Bologna, o a Milano, o in Piemonte, ma non in Francia; chefevolevafi una città fuor d’Italia, fi eleggerebbe Buda in Ungheria, o Vienna in Auftria : che l’Imperadore Greco co’ fuoi Patriarchi, Metropolitani, e V efeovi vi fi porterebbe : che vi farebbero fpefati dai Concilio fino al numero di 700. perfone durante il lor viaggio, il loro foggiorno, e il loro ritorno : che il medefimo Concilio darebbe otto mille ducati per le fpefe dell’affemblea, che dovea tenerfi a Coftantinopoli per l’elezione dei deputati, i quali, dovrebbono venir al Concilio, e dieci mille ducati con 300. uomini, e alcune galee per la difefa di Coftantinopoli in affenza dell’ Imperadore : che fi prederebbero a quello Principe, è ai Prelati Greci gli fteffi onori, che lor preftavanfi avanti il feifma . Quello trattato fu parimente confermato dal Papa a Fiorenza. Nellamedefima XIX. feffione fi rinnovarono i Canoni fpettanti la converfione degli Ebrei, ed infedeli. Si efortano gli Ordinarj di mandar perfone dotte a predicar agli Ebrei, e agl’ infedeli, e fi ordina, che vi faranno nell’Uni-verfità profeffori nelle lingue Ebrea, Greca, Àraba, e Caldea. Divieto di vendere , o impegnare agli Ebrei libri di chiefa , calici, croci, o altri ornamenti. Ordine agli Ebrei di portar abiti diftintì, e di foggiornare quanto è poffibile in luoghi feparati. Si permette agli Ebrei, i quali fi convertono, di tener ciò eh’ hanno acquiftato per ufura, fuppofto che non conofcano quelli , ai quali dovrebbero reftituirlo. Mainardo di Neuhauz, o Cafanuova, eflendofi, come dicemmo , impegnato XLr. di liberar la fua patria dalla dura fchiavitù degli Buffiti, per efeguire il fuo-difegno Guerra coa-eglieleffeun gentiluomo nomato Viffembourg d’un’antichiffima cafa di Boemia shHu(“ e molto più illuftre della cafa di Neuhauz . Mainardo temendo, fe prendeva il yui.’m?*-nome di Generale, o capo di quella grand’ imprefa, dar gelofìà agli altri Signori più di lui qualificati, diede quel titolo a Viffembourg, che eragli dovuto per li c.‘si. gran benefizi, de’ quali avealo colmato nella fua indigenza. Prefe eh’ ebbe quelle mifure impegnò la città di Pilfen a levar lo ftendardo di ribellione contra i Proco- PB