LIBRO CXXXIX. 99. ©he imponeva decime falle rendite della chiefa fenza confutare i Prelati fotto-pretefto di guerra contrai Turchi; che tirava al fuo-tribunale-ie caufe, che dovevano 'effere, trattate nel paefe ; che. inventavano ogni giorno nuovi mezzi per cavar danaro dagli Alemanni. Enea Silvio rifpofe a tutte quelle querele.. Lamorte.di Ladislao Redi Boemia e di Ungheria accaduta il dì 23. Novem- xxnr. bre 1457. cagionò nuove turbolenze tra i Principi di Alemagna, i quali preten-devano {Eccedergli. L’Imperador Federico III. Alberto VI. fuo fratello , Sigif- di Poemia-mondo Principe di Tirolo tutti é tre nipoti di Alberto il Saggio padre di Alber-to, di cui Sigifmondo era figliuolo, erano i. pretendenti, li quali finalmente fi accordarono. L’Imperador Federico ebbe 1’ Auftria balla fino al fiume Ens, 1’ Auftria fuperiore fu ceduta.ad Alberto, e.Sigifmondo ebbe la-Carintia fuperiore. vicina al TirolòA In Boemia i Signori proclamarono Re Georgio Pogiebraccio , e in Ungheria fi diede lacorona a Mattia Corvino figliuolo di Uniade . L’Impe--rador Federico, il qual aveva giufte pretenfioni fopra quel regno, gli fece guerra, eiovinfe. Corvino gli diede un nuovo combattimento, e riportò la vittoria. Onde fi conchiufe tra loro prima una tregua, e poi la pace a quelle condizioni, che Mattia onorerebbe l’Imperad ore come fuo padre, e l’Imperadore tratterebbe Mattia come fuo figliuolo : eh’ egli darebbe a Mattia il regno di Ungheria^ condizione, che ritornerebbe ai fuoi eredi dopo la morte di Mattia, fe moriva fenza figliuoli mafehi. Il PapaPio II. intimò-un Concilio a Mantova per la metà dì Maggio dell’an- xxiv.-no 1459. al quale.invitò i Re e i Principi di Europa per deliberare dei mezzi U Papa ioidi reprimere i Turchi., La Francia ricusò fomminiftrar truppe.', ma l’Alema- ^pfViia"'* gna confermò l’offerta di io. mille cavalli, e di 32. mille fanti. Fu nomina- guerra conto l’Imperadore Generale in quella guerra, e. il Papa gl’inviò-la fpada, e il cappello confeerato per quella fpedizione, a condizione, che potette nomina- (ribeba.!. t re un luogotenente generale in fua vece.. Si tennero ancora aLtre alfemblee per regolare quello grand’affare, ma le turbolenze accadute-in Alemagnaffuronocagione, che nulla.fi potè conchiucfère intorno alla guerra del Turco nelle diete-tenute nel 1460. a Norimberga, Vorms, e Vienna.. L’Imperador Federico non era in veruiv conto abile a fimili imprefe . Non xxv„. aveva nè il coraggio, nè l’attività, . nè l’eftefa.diffpirito a ciò neceffarie. A-mava naturalmente il ripofò, e la pace, e non era collante nelle fue rifoluzioni. -rico , e Al I Principi di Alemagna.fe ne lamentarono fpelfò, e furono in procinto di eleg- ' gere un■ altro Imperadore, o almeno un Affociato, o un Luogotenente generale. Àn/AVr. per governare l’Imperio ; . ma l’Elettore di Brandeburgo fi oppofe a tutte quelle. Gobtin.i s rifoluzioni; e.la guerra, che fi aecefè in Alemagna nel 1461. .fece fvanire tutù’ idrogetti di affalire i Turchi. Alberto Arciduca di Auftria malcontento delia-divisione fatta tra l’Imperadore fuo fratello e lui delle provincie lafciate dal Re Ladislao, gli dichiarò la guerra, e 1’ affediòin Vienna . Ma la pace-fu fatta tra loro il dì n. Dicembre 1462. L’Imperadore poi dichiarò la guerra a. Lodo-vico Duca di Baviera, il qual erafi unito all’ Arciduca Alberto contra di lui, e. la guerra durò fino alla cheta di Praga' tenuta - nel-1463. ove furono terminate. le differenze. La guerra tra i due fratelli l’Imperador Federico e. TArciduca Alberto prefto xxyv.. ricomincio. Si .feceuncombattimento tra le.truppe dei due.partiti a piè.delle mu.- 5°’^ G 2 ra -ue