XXXII. Continuazione della lìoria di £na Struv. rtr &erm. t. i. •toi STORIA UNIVERSALE di confederazione co’ Principi dell’ Imperio il di 2 5, Marzo 147 5e avendo rannata un armata di quali 80. mille uomini marciò contra il DucaMrfiorgogna, il qual era ancora lotto Nuitz. Si venne due volte a battaglia il dì 2 3. e 29. di Maggio con fucceflo prelfo poco uguale. Finalmente il Duca di Borgogna veggen-dofi minacciato da tutte le parti mandò fuoi ambafciadori nel campo dell’ Impera-dore per far propofizìoni di pace . Ella fu conchiufa con la mediazione del Cardinal Aleffandro Legato del Papa in Alemagna. Il Re Lodovico XI. era entrato in Picardia, e Eduardo Re d’Inghilterra era sbarcato a Calais. Quelle nuove obbligarono il Duca di Borgogna a far la pace, e abbandonare il partito di Ruperto, elfendofi rimelfa alla decilìone del Papa la differenza dì Ruperto , e di Ermanno. Il Duca di Borgogna non avendo più che temere dall’ Alemagna, voltò tutte le fue forze contra il Duca di Lorena, e contra gli Svizzeri. Nane! capitale di Lorenafualfediatàìldl2 5.0ttobre, e prefa il dì 16. Novembre, e Renato fpo-^g°r^ouc^ gliato dei fuoi flati fu corretto a cercar foccorfo fuori della fua patria. Il Duca di Borgogna elfendoufcito da Lorena al principio dell’ anno 1476. il Duca Renato vi entrò con alcune truppe, e aiutato dalla nobiltà ricuperò parte delle città dei fuoi Itati. Intanto il Duca di Borgogna era andato nell’ Elvezia, ma fu battuto dagli Svizzeri prelfo a Neufchatel. Avendo poi raccolti gli avanzi della fua armata entrò nelle terre degli Svizzeri, e alfediò Morat. Gli Svizzeri mandarono a pregar Renato, che veniffe a prendere il comando delle loro truppe . Egli venne con un buon numero di Signori Lorenefi. Elfendo prelfo a Morat, il Duca di Borgogna fece ufeire la mattina fuori del fuo campo la fua armata ; Renato all’ incontro tenne la fua nelle trincee fin verfo leu. ore del mattino . Allora veggen-do, che i Borgognoni erano rientrati per pranfare e rìpofarfi, egli ufcì dalle fue trincee, piombò fopra alcune truppe, le quali erano ancora in battaglia, lerovef-ciò, e le coftrinfe a fuggire nel loro campo, ove gettarono la confulìone. Nel me-defimo tempo la retroguardia degli Svizzeri, e la guarnigione di Morat elfendofi fcagliate fopra l’armata Borgognona, terminarono di metterla in rotta. Dicefi, che vi reftarono 22. mille Borgognoni fulla piazza. Il Duca di Borgogna fuggi accompagnato (blamente da dodici cavalieri fino a Joignè a 16. leghe di là da Morat. Renato avendo ricevuto fei mille-uomini d’Alfazia, ed elfendofi unito alle guarnigioni delle piccole città dì Lorena venne ad alfediar Nane! il dì 15. Settembre 1476. e la guarnigione dopo 20. giorni dì alfedio fi ammutinò, e obbligò il Governatore a renderfi il dì 6. Ottobre 1476. Il Duca di Borgogna ritornò fiotto Nane! il dì 24. Ottobre, mentre il Duca Renato era andato a Zurigo per folleci-tare il foccorfo promelfogh . Il foccorfo fi pofe in marcia il giorno di Natale, e Renato arrivò a S. Niccolò con un’ armata di circa 2 5. mille uomini il dì 4. Gennaio 1477. Il dì feguente fi venne al confiitto, e il Duca di Borgogna fu rotto, ed uccifo fiotto Nane!. IlfuocorpofufotterratoaS.Georgiodi Nancì, e fua figliuola Maria fposò Malfimiliano figliuolo dell’ Imperador Federico . Intanto Ladislao figliuolo di Cafimiro Redi Polonia ricevè l’inveftitura del regno di Boemia dall’Imperador Federico in Vienna il dì io. Giugno 1477. Il .apa Paolo II. non volle approvare reiezione di Uladislao, pretendendo, eh’ eù-ndo fatta da! Boemi eretici folfe nulla. Egli voleva, che folfe data la corona Boemia a Marna Corvino Re di Ungheria . Mattia per vendicarli di Federico, il quale aveagh preferito LadMao, portò la guerra in Aulirla, viprefe molte città, XXXIII. U'adislao Ite di Boe mia -Ari 1477-A.59 rtr. ^uflr. I. «,