5 STORIA UNIVERSALE propofizioni eretiche. L’Arcivefcovo avendolo efortato a rinunziare ai fuoi errori, c’avendogli dimandato, fe credeva la prefenza reale nell’ Eucariftia, e la necettìtà dèlia penitenza,, egli.rifpofe,. che non poteva fpiegarfi, che coni’era fcritto nella car-ta.. Il Lunedì feguente 25. Settembre avendolo di nuovo interrogato incorno aque’ duearticolr, eglirifpofe, che come Gefucrifto ettèndo in terra aveva là divinità, c l’umanità, la divinità invifibile e nafcofta lotto l’umanità', e l’umanità fenfibile , ed efpofta ai.noftri fenfi così nell’ Eucariftia ilvero pane , e il vero corpo fono vifi-bili, ma ihcorpo di Gefucrifto è nafcofto fotto quelle fpezie ; ma non volle confelfar ciò, ch? era contenuto nello fcritto prefentatogli dall,’Arcivefcovo, nè ciò , che fi voleva, che egli confelfalfè intorno al facramento di penitenza, dicendo, che la fola contrizione può cancellare i peccati,. fenza che fia neceffario il confelfarfi al G'ura-to, o altro Prete-, non facendo delrefto alcun, cafo delle decifroni della chiefa, da che aveva ella acquiftati beni temporali.. Per ciò che fperta ali’ adorazione della croce -, dilfè, che non v’ era di adorabile,\ che il corpo di Gefucrifto nel mentre eh’ egli vi era affitto: che il Papa era 1’Anticrifto, i Vefcovi le fue membra , i Frati Mendicanti la fua coda ; che devefi ubbidire al Papa, e ai Vefeovi, fe non quanto faranno -imitatori di Gefucrifto, e degli Apertoli. Dopo ciò l’Arcivefcovo pronunziò la fentenza, per la quale lo dichiara Eretico, e come taledcomunicato, e abbandonato al giudizio fecolare . L’ Arcivefcovo ragguagliò il Re d’ Inghilterra di tutto ciò , eh’ era pattato, é lo pregò di dare ancora al reo un termine di 40. giorni perchè potta rientrare in fe medefimo . Il Re l’accordò , e il Cavaliere fu riporto nella torre di Londra., Ma.egline fcappò-, e fi ritirò in un. cantone del paefe di Galles, da dove inviò lettere per unir quelli del fuo partito ; il che produffe una ribellione dichiarata al principio dell’anno 1414., vn< A Parigi verfo il fine dell’ anno 1413. il Vefeovo di Parigi, e l’Inquifitoredella M Dottor fède ordinarono ai Dottori attembrati di dar il loro parere intorno a fette propofizio-flntcou n* Pronunziate dal Dottore Giovanni Petit nel 1409.. nella fua difefa del Duca di dannato a Borgogna intorno all’ attattìnio del Duca di Orleans. La prima era : che ogni tiran-no può effere uccifo dal fuo fuddito in qualunque maniera . I Dottori rifpofero, efie quella propofizione metta in tal guifa generalmente per mattima, è un errore nella fe-de ,, e nella morale, e tende al rovefeiamento degli ftati, e afta perdita dei Re, e dei Principi. I fei altri articoli fono efempj tratti dalla Scrittura, de’ quali i Dottori-condannano l’applicazione. Il Vefcovo di Parigi, e l’Inquifitore adunati nella' gran fala del Vefeovato in prefenza di molti Prelati e Dottori, e di una gran folla di popolo cenfurarono il difeorfo di Giovanni Petit,. e lo condannarono ad ettèreabbruciato nell’ atrio di noftra Signora ; il che fu duegiornidopo efeguito . vili*, Ladislao Re di Napoli eflendofi impadronito di Roma la notte dellr/.e 8. di Giuli papa gno 1415. il Papa Giovanni XXIII. n’ ufcì,, e fi.ricovrò a Fiorenza’, ove dimorò fi-X Xin.nl no^ principio di Novembre . Veggendo, chenon poteva refiftere a Ladislao -, s’in-fi abboc- dirizzò ■ all’Imperadore Sigifmondo per prender con lui mifure per la tenuta di un Ihip°Si- concilio generale -, perfuafo l’un e l’altro, che quello fotte l’unico rimedio ai mali del-gifmèn-. la Chiefa. Dopo aver qualche tempo-negoziato con lettere con l’Imperadore, gl’ . inviò Legati per-accordare il tempo , e il luogo , rimettendo il tutto alla prudenza 1414. ’ dei fuoi Legati. Quelliandarono a trovar Sigifmondo, ed eiefièro di concerto con Di la città di Coftanza per la tenuta, del Concilio . Al principio del verno 1413.il ‘‘ Papa.andò da Fiorenza a Piacenza , ovegrincipiò le fue conferenze con l’Imperado-