44 STORI A UNIVERSALE 7'.y/j. Conferò., confermarono la condanna dell’ erefie fatta a Coftanza. Rinnovarono le s. ^vtonin. .pene portate contra i fautori di Viclefo, e accordarono indulgenza plenaria a t, f 41‘ quelli, che s’impiegaffero a rovinare quell’ erefia. Vilìleffeun decreto, il qual ordina di procedere alla riforma della Chiefa prima di accudire alla riunione dei Greci. Vi fi leffe la lettera del Patriarca di Coftantinopoli per la riunione, ilmo-do con cui Antonio Malfano era flato accolto a Coftantinopoli, il difcorfo, eh’ egli aveva fatto il dì 16. Settembre 1422. quando ebbe udienza pubblica, e finalmente la rifpofta dei Greci, i quali dimandavano un Concilio a Coftantinopoli. Abbiamo di fopre veduta la rifpofta del Papa a quella dimanda dei Greci. Finalmente fi confermò la fentenzadi condanna, e depolizionedi Pietro di Luna, il qual era tuttora foftenuto dal Re di Arragona. ni. Quello Principe avea determinato di far condurre la Reina Giovanna in Cata-, ed’impadronirfi di tutta l’autorità nel regno di Napoli. La Reina itine di A?fon- formata di quel progetto, erafi ritirata nel taftello - della porta di Capua, e ave-to Re di A.r-va chiamato a fuofoccorfo Sforza, il qual era a Benevento . Sforzavi accorfe, An0”^. entrò ili Napoli, obbligò Alfonfo a fuggire nel cartello nuovo, liberò la Reina ^ntontn. Giovanna, e la condulfe in ficurezza ad Averfa ; ove quella Prineipelfa rivocò la n?. 22. fua ajoz|one con att0 autentieo, ed elelfe per Precedergli al regno di Napoli Lodovico di Angiò , il qual n’ era il legittimo erede . Il Papa confermò 1’ elezione della Reina Giovanna, e diede a Lodovico tutte le fue truppe, con le quali andò fubito ad Averfa, e ripigliò col foccorfo dei Genovefi e del Duca di Milano tutto ciò, che gii Arragonefi avevano occupato nel regno di Napoli. IV. L’anno medefimo 1423. Teodorico Arcivefcovo di Colonia tenneun Conci-coionìa* di li°nedafua città, nel quale fi fecero XI. decreti. Si depongono i Cherici concu-À°nOi423. binarj, fe nove giorni dopo elfere flati avvertiti non abbandonano il loro reo com-T. xn.conc. merzio . Si vieta fotto pena di fcomunica l’abolire icoftumi introdotti dalla pietà dei fédeli, come di far celebrare laMeffa per i morti il fettimo e trigefimo giorno di lor morte, di offerire in loro memoria pane, carne, pefei, ed altro , Divieto ai Canonici ed altri Cherici fotto pena di elfere privati per otto giorni delle loro diftribuzioni giornaliere, di ciarlare, o palfeggiare nelle chiefe in tempo dell’ufizio divino. Divieto ai Curati di prendere per vicarj Reiigiofi mendicanti, quando polfano averne altri. Si accordano l’indulgenze a quelli, che reciteranno il Pater e 1’ Ave-, quando fuonerà la campana ogni giorno al levar del fole, e il Venerdì a mezzogiorno . Si ordina di celebrar la fella dei dolori della S. Vergine ogn’ anno in Quarelìma il Venerdì dopo la Domenica Jubilate. Il Papa Martin V. di confenfo dei deputati delle nazioni trasferì il Concilio di Siena nella città di Bafilea il di 19. Febbrajo 1424. ma con protefta tanto dei Legati del Papa, quanto dei prefidenti delle nazioni, che fi accudirebbe inceffante-An i 2 mente ad unaferia riforma della Chiefa . Il decreto della dilfoluzione del Concilio t?xu. cm. di Siena fu affìffo alle chiefe di quella città il dì 26. Febbrajo, e la Bolla, che confermava quella dilfoluzione, e la traslazione del Concilio a Bafilea, fu data il dì 12. Marzo feguente. Per ciò che fpe-tta al tempo, in cui dovea principiare il Concilio di Bafilea, il Papa fi riferba a notificarlo a tempo e luogo, Intanto l’Antipapa Benedetto XIII. morì a Panifcola il primo di Giugno fecondo alcuni, e nel mefe di Settembre fecondo altri. Alcuni credono, che morì di veleno . -Egli era in età di 90. anni. Il fuo corpo fu feppellito fenza cirimonia ! nella v. Concilio di Siena trasferito.a Bali-lea . VI. 'Morte di dietro di Luna.