LIBRO CXXXVII. 4$ neva da fuo padre : che Lodovico non aveva meritato di effere privato della grazia accordatagli dalla Tanta Sede,, levandogli un regno, di cui non fe ne ferviva che per proteggere la Chiefa, per darlo a quello, che la perfeguìtava. La coftanza di Martino induffe Alfonfo a dichiararli apertamente per Benedetto XIII. e ad impiegare tutta la Tua autorità a farlo riconofcere e nell’Arragona, ed anche nel regno di Napoli. Ma non ne riufcì che in parte . Venceslao Re di Boemia effendo morto l’anno 14x8. 1’Imperadore Sigifmon- cv. do fuo fratello fu riconofcìhto erede dei Tuoi flati. Zifca capo degli Huffiti prete- ze fe , che l’elezione di Sigifmondo foffe di niun valore ; e nel medefimo tempo fi cagione* pofe alla tefta delle truppe di fuo partito , e s’impadronì di Viffegrado. Ab- d*gl* turbiamo già veduto nella vita di Sigifmondo la continuazione di quella guerra degli g. ,9.xo. Huffiti. L’anno 1421. Sigifmondo avendo propofto agli Muffiti una tregua, Cochi.h,jì. quefti rìfpoféro, che non farebbero nè pace, nè tregua, fe loro non fi accordava- ‘ no quefti quattro articoli. 1. Che i loro Preti avranno la libertà di predicare per tutta la Boemia . 2. Che tutt’ i fedeli, i quali non foffero in peccato mortale ( o pubblico ) riceverebbono la comunione fotto le due fpezie . 3. Che fi toglierebbero al Clero tutt’ i loro beni temporali, ed ogni giurisdizione fopra il civile», e che farebbero ridotti alla vita apoftolica. 4. Che fi correggerebbe, e punirebbe ogni peccato mortale e pubblico da chiunque comméff®. Quefti articoli effendo prefentati a Sigifmondo, eglidiffe: Ecco un "veleno fattile, che ci fi preferita a bereper darci la morte ; e non volle accettarli.. Alcuni giorni dopo gli Huffiti fcriffero fotto nome di Conrado A rcivefcovo di cvr. _ Praga, il quale li fpalleggiava, alcune lettere a certi Principi per giuftificarfi di pretefo Condelitti di erefia, e di ribellione, de’ quali venivano accufati ; e finalmente il dì 7. Huffiti5 1 Luglio 1421. tennero a Praga un pretefo Concilio, ove ftabilirono 16. articoli, An. 1421. i quali contenevano la loro credenza intorno al Sacramento dell’Eucariftia, aiie C^cuhj.l[hi^' cirimonie della Meffa, e alla riforma dei coftumi del Clero . Effendofi tenuta quell’ affemblea fenza molta rifleffione, c da perfone preoccupate ne’ loro pregiudizi, vi fi trovaron molti articoli ofcuri, ed equivoci, li quali cagionarono poi gran difcordie tra loro. LIBRO CXXXVIIL Storia ecclefaftica dall’. anno 1423. fino al 1443« IL tempo di celebrare il Concilio di Pavia intimato nella42. feffione del Conci- 1. lio di Coftanza effendo arrivato, il Papa Martin V. v’inviò tre Legati. Alcu- p/3^'1'0 di ni deputati di Francia, di Alemagna, e d’Inghilterra vi fi portarono , e fe ne fe- An. 1423. ce l’apertura nel mefe di Aprile 1423. ma non vi fi trovarono altri ofiramon"ani, che due Abati di Borgogna, e Giovanni Bofton Carmelitano inviato del Clero d’ " ' Inghilterra . Due meli dopo , cioè il dì 22. Giugno il Concilio fu trasferito a Siena col confenfo dei Legati, e degli ambafeiadori di Francia , di Alemagna , e d’Inghilterra. Le feffioni principiarono a Siena il dì 8. Novembre fecondo alcuni, o il dì 22. IT- Agofto fecondo altri. Il Papa, che aveva promeffo di trovarvifi al mele di Set- SV ho a tembre, non vi andò, e permife ai Prelati il loro ritorno . Ma prima che partif- An. 142.3. * fero