Dì Lodovico Antonio Muratori. 2 s che non fucceda mai diverfità di fenfazioni, ed errore mai non intervenga fra gli Uomini . Può accader difcordia ed errore nel minuto delle cofe , e nelle Idee , che i Cartefiani chiamano complefse , perchè compofle^ di varie Idee, non comprendendoli bene fpeffo tutte le Proprietà, e,Qualità di un oggetto . Ma per quel che riguarda le Idee /empiici , e 1 eliftenza. delle complefse , 1’ ordinario corfo della Natura è , che gli Uomini van concordi in apprendere , affermare , e negare . Che fe il fenforio dell Uomo è guadilo per malattia, o per altro accidente, anche di quello ci accorgiamo,, ne pregiudica alla Regola . Siccome ancora conofciamo , fe ollacolo alcuno s interpone fra il Senio , e 1’ Oggetto , per cui allora non fi può ricavare una perfetta Idea delle cofe . 5. Non occorre fermarli ad un’altra prova della pretefa infedeltà de’Sen» fi , confitente in dire , che non fon fedeli i Nervi , e gli Spiriti Animali per rapportare con uniformità filabile al Cerebro le immagini lor confidate da i fenfi . Chi l’ha detto a quelli fi fiottili Critici ? A buon conto la Spe-rienza poco fa allegata grida in contrario ; e conofciamo dagli effetti, cioè dalla concordia degli Uomini in apprendere uniformemente le Idee d’innumerabili oggetti, che Dio loro ha dato i Nervi creduti da noi finimenti', 0 veicoli della Tentazione ( poiché per conto degli Spiriti Animali da noi non veduti forfè fi può difputarne ;. e vi ha oggidì chi li tratta da chimere ) acciocché con fedeltà, e non già a fpropofìto e con inganno , rapportino alla Fantafia le Idee ricevute da i Seni! .. Vegniamo all’ altra prova , tratta dalla diverfità de’Cervelli umani, cioè del recipiente delle Immagini delle cofe , onde poi dipende la fedeltà della Memoria .. Di qua, dice egli,. la diverfità de i fentimenti ; di qua nato quel proverbio : quante teste , tanti pareri . Oh qui sì che ’1 pretefo Monfignore Huet tocca' una verità ,. che non può» effere. negata da alcuno - Fra le molte cagioni per le quali difcordano- i mortali ne' lor pareri , fallano ,. o non fallano , raccolgono il Vero ,. o abbracciano il Balio , una fenza fallo è anche la ftruttara de i lor Cerebri,, perchè da effa deriva il minore , o maggior' vigóre della Fantafia , della Memoria , ed in parte quello dell’ Ingegno , e della Ragione, cioè il faper molto ,. o poco raziocinar fulle cofe , e dedurne una dell’ altra . Nè fidamente la difpofizion del Cervello contribuifce al Raziocinio ,. ma anche a i Coftumi ,, ed alle Morali azioni dell’ Uomo -Tutto ciò fi concede ; ma e che vuole inferir da ciò un Pirronifla Ì Che fiante la diverfità delle tefte ,, e de i pareri , non fi può fperare quaggiù’ Cognizione perfetta , e chiara degli oggetti ? Ridicola è quella conclufione.. Che fi dia d'ifcrepanza fra gli Uomini in’naoltilfime cofe ed azioni incerte «d ofcure ne’ lor principi, e fini f ouefto non. ii controverte .. L’Uomo non può conofcere tutto,, ricordarfi di tutto ,, preveder tutto ; quelli: ha. motivi di credere ,. 0 volere , e quegli ne ha per non credere , oppure per volere il contrario Ma convien aggiugnere , aver 1’ Uomo un’ infinità d’altre co-fi j. cffeglt chiaramente conofce ,. ed in quelle concorre non meno 1’ ignorante, che’1 dotto;, ed i dbtei poi in affaiffime- altre di maggiore elevatez- za