Di Lodovico Antonio Muratori. 2p lento e grave Geftire . All'incontro avvertendovi in chi falito su quel Sacro luogo vi fembra pettoruto fia col capo alto , e dà una fulminante girata d’ occhio per tutto 1’ Uditorio : vi vien tentazione di dire : ecco la Superbia in Pulpito . Qual .gran frutto s’ abbia da afpettare da chi fi prelenta a voi fenza la livrèa , che ’1 divino nofiro Maelìro efige da ognuno , ma particolarmente da i Minifiri fuoi, noi faprei io determinare . 3. Al ‘pari dell’ Umiltà dee campeggiare ne’ facri Ragionamenti al Popolo la Carità . V’ ha di que’ Predicatori , che con tuono imperiofo parlano a i Peccatori , e sì orridamente dipingono il loro flato , che in vece di atterrirli , li conducono alla difperazione . Confeifo anch’ io', effere lodevole ed utile , non che lecito f inveire contro i peccati ; ma non dovrebbe giammai il Predicatore fpacciar invettive in maniera da dimenticare lo Ipirito delia Carità. Egli è Miniftro di quel Dio, eh’è la fteffa Carità, e che tutto Mifericord.ia va in cerca de’ Peccatori. Però dopo aver caricata la mano contro i Vizj, e riprefo con vigore fpezialmente chi è abituato e dorme nell’ iniquità : ha egli da ripigliare ( e così fanno i più Saggi ) le vifeere di Padre , ed affettuofamente parlar’ al cuore di tutti . Più moverà 1’ Amore che ’1 Terrore ; perchè fpada più entrante fuoi’ efsere 1’ eforta-zione amorofa 8i chi fi fa conofcer Padre , che ’1 rifentito gridar d’ un Padrone . Similmente non dee mai venir meno la Gravità e Serietà in chi alsume 1’ ufizio di difpenfare al Popolo la Parola di Dio . A quello dovere fi può contravvenire in due guide , cioè col far ridere , e col cadere nella Satira . Talvolta avrete trovato , chi fui Pergamo conta Novelle lepide , Rifpofte ,. e Rifleffioni che muovono il rifo ; e taluno maffimamente nella Predica del dì fantiffimo di Palqua fi penda , che 1’ allegrezza di quel giorno balli per giullificare la licenza l’uà di rallegrar con facezie i fuoi Uditori. Non fia mai vero, che i Minillri dell’ Altilfimo fieno in qualche maniera di folazzo al Popolo . Il Tempio del Signore , e ’1 faero Pergamo , dove s’alza una Scuola di Santità, non è luogo' di barzellette . Il perchè San Girolamo diceva (#) : llle efl Doctor Ecclefleiflicus qui lacrymas , non vijum mover. L’ordinaria virtù poi della Satira è ancor quella di far ridere tutti,. eccettochè chi a dirittura n’ è punto . Coll’ ufo di. quello flagello' può bene il Predicatore prometterli molti Uditori ; ma tenga per ficuro , che aiun Bene fpirituafe produrran le fatiche del fuo Ingegno-. Ridendo ufeirà-della Chiefa la gente, perchè unicamente rammentando que frizzi , che han dato palcolo alla fua Malizia . Avrà anche il Predicatore da rendere conto a Dio , d’aver come autorizzata da un sì fanto luogo la Satira , la quale non s-’accorda colla Perfezion dei Grilliano, nè Golia Gravità , che 1 Pulpito richiede. Si dee correggere e battere il Vizio, ma non. già con pungenti. Motti, e con ifprezzo mettere in ridicolo il Viziofo . Sarebbe que- llo un irritare-r e non già un voler convertire chi n’ha bifogno , CA- (a) 5". Hi et on. Lib. 1. Cap. I. in Lament. Htcremiie.