Di Lodovico Antonio Muratori« 57 marrebbe caricato, nè obbligato a moftrar colle Pruove l’infufliftenza dei-l’altrui calunnia . Quella buona , e collante Fama d’ uomo onorato , e dabbene , che è notoria a tutti , o da lui fi pruova con Teftimonj , lo affolve dal pefo di provare , eh’ egli npn è un ladro , un vile , un’ infame, un traditore, come gli apponeva il fuo avverfario. E quelli appunto, e non l’ingiuriato, dovrà nè più nè meno provare il fondamento di ’ • quella villania, se gli preme di fcacciar da se la taccia incorfa d’uomo maldicente, e calunniofo . 10. La quarta fchiera delle Pruove proprie abbraccia il Giuramento, il quale tuttavia potrebbe ancora annoverarfi tra le Pruove improprie. Non ha già gran polìanza il Giuramento; nè quando è folo, può abbattere le Pruove, e Prefunzioni contrarie, che'abbiano polfo, e forza ; ma bensì congiunto con altre Prefunzioni, e Indizj ajuta non poco, ed è arme piu da difefa, che da offefa, che talvolta può competere all’Attore, ma per lo più fi ufa dal Reo. Adunque avrà elfo luogo, mancando altre Pruove, nelle quillioni di cofe incerte , ofeure, difficili a chiarirli, e impoffibili a provarli, e fpezialmente in quelle di non molto valore, o pregiudizio del proffimo. Altre volte fu detto, che non potendofi provare , o difendere fufficientemente , che uno non abbia commelfa qualche azione , o che in quella azione non abbia intefo di portar danno , o ingiuria ad altrui : allora s’egli protellerà, e giurerà di non aver commelfo quel fatto; o pure avendolo commelfo, di non aver’avuto animo di oltraggiare, o di dispiacere ad alcuno ; e d’avere operato con buona fede : l’avverfario dovrà contentarfene, e celiare dalla querela, giacch’ egli non può maggiormente , e manifellamente provarla. Non è verifimile , nè fi vuol dalle Leggi prefumere, che il giurante voglia fpergiurare , e commettere un delitto nuovo, e sì vile per coprirne un’ altro. Ciò molto meno fi dee prefumere, quando ehi giura, è in concetto d’uomo d’Onore, e quand’egli coa-giunga proteilazioni di buona volontà al giuramento,, e fnollri difpiacere per 1’ agitazione cagionata nell’ avverfario per imprudenza o fua , o di qualche relatore. A sì fatto Giurament’o , e a tali proteilazioni debbono cedere tutti i fofpetti, e i fievoli Indizj contrarj, e dileguarfi quelle ombre, che aveva contra di noi svegliate l’avverfario . Che se quelli Indi-zj, e quelle ombre folfero molte in numero, e gravi, abbiamo detto altrove, che fi può rifpondere loro colla Negativa sforzata, cioè proteftan-do, che se fi foffe commefia quella azione, o se in quell’ azione fi foife avuta intenzione d’offendere altrui, fi farebbe operato ingiuilamente, vilmente, difonoratamente, o dicendo altre parole di fimil tenore , che fono una grande foddisfazione. 11. Gonfifle l’ultima delle Pruove proprie negl’Indizj, ì quali fono legni dimoftranti , che qualche fatto fi fia , o non fi fia commelfo , o che in certo fatto fi fia avuta , o non avuta intenzione d’ offendere’, o ingiuriare altrui. Nafcono gl’Indizj dalle Circoltanze, e Qualità y che precedono , accompagnano , o feguitano le operazioni «mane , in guilà che data Introd. alle Paci Privare H > ,A < a