6-} RAGIONAMENTO SPERONE SPERONI CONTRA I L DUELLO Intitolato Del? Uomo . I. TT ’ Uomo è per fua natura pacifico . Segno è di ciò , che nafce non 8 j pur difarmato d’ unghie , e di corna, e di velocità de’ piedi ; ma nafce totalmente debole , e infermo. Fa della fua natura pacifica fede la mollizie della fua carne, la gentilezza dell’ afpetto , e la dirittura della perfona, la quale nel fuo ilare diritto fcopre a’colpi la perfona in quella parte, ove ferita difficilmente guarifce , cioè il petto , e la pancia . Il vifo anco il quale è fua propria paffione, moftra, eh’egli è pacifico, fendo tutto dolcezza , ed amorevolezza , cofa contraria alla guerra . Si può anco provare quella fua pace naturale , perchè fendo naturalmente Signore di tutti gli altri animali , non fi può dire , che fia loro nemico , perchè il Signore non odia i Ridditi , nè è da loro odiato; parlo di chi è Signore, e fuddito per natura , de’ quali parla Ariilotele nella Politica ; e fe 1’ uomo guerreggia contra l’altr’ uomo, ciò è per accidentenon per natura . E perchè 1’ uomo naturalmente agli altri uomini s’ accompagna a viver feco civilmente; nella qual vita, fendo ella ftabilita con leggi, con mura, moftra ben, la fua natura fia data alla pace, e della guerra naturalmente inimica, e perchè le mura difendono, e non offendono, e le leggi fono il parto della pace , che nella guerra non hanno luogo, La cagione della fua pace naturale è la Ragione, eh’è propria fua, la quale ha per ufizio di domare, e moderar gli affetti, i quali, sfrenati che fono , vanno alla guerra .. 2. Dunque fe l’uomo è tale per la Ragione, e la Ragione ha per fuo proprio ufizio il porvi in pace, gli affetti, l’uomo per fua natura farà pacifico. E perchè ho detto, che l’uomo nafce difarmato , intendo ciò non pur dell’ armi, che fono proprie, de’ bruti, cioè pelle groffapeli folti, denti , unghie, e corna, ale ,. e piedi veloci, ma nafce. difarmato dell’ arme, eh’ è propria umana , della quale le non lungo tempo dopo il fuo nafei-mento non fuol’ armarfi .-Ed è quell’arme il parlare, il quale in tanto fi può dir’arma, che parlando contraftiamo, confultando, litigando, acculando , e difendendo , biafimando , e lodando , vinciamo 1’ animo de i Cittadini , inducendogli a ubbidir’ alle leggi con le perfuafioni del parlare. Pero il Petrarca d’ alcuni dotti parlando dice . —— --— - ---a cui la lingua I Lancia, e fpada fu fempre, e feudo , ed elmo » E de parlale non fiamo in punto, se non all’ anno fettimo . Ma il par-I 2 lare e *