-----------------;—■----; “ do Introduzione alle Paci Private il faldo colla Pace feguita , affinchè per quanto fi può fi cancelli dalla memoria e degli uomini , c de rappacificati 1 origine delle loto contefe , ed acciocché non poifa taluno in riveder tali fcritture dubitare un giorno, o avvederfi d’eifere flato o troppo liberale , o aggravato nel dare, o ricevere le foddisfazioni, e dolerfi, che con quella fcrittura fi foife pubblicata qualche fua vergognofa operazione ; il -che potrebbe partorir nuovi odj, e querele, e risvegliar le fcintille fopite della difcordia. Ma qualora V una delle parti con foperchieria averte- affalita l’altra , e caricatala di vergogna , e portala in fuga , faviamente opereranno i Mediatori in voler che fi faccia fcrittura , in cui fcrupolofamente fia fpofto il fatto colle fue circoftanze, e colle foddisfazioni date all’ offefo. Imperocché quantunque il foperchiante confeffaffe- in voce la fua viltà , e reftituilfe con ciò l’Onore al foperchiato : nulladimeno perchè o altri, o lo fteffo offendito-re un giorno potrebbe rinfacciare all’ offefo la fuga, o le baftonate, ed ingiurie-a lui fatte: è neceiìario, che quelli porta opporre all’altrui male-dieenza un fortiflimo feudo, quale appunto è la fcrittura affermante, che non per mancamento di valor proprio , ma per la vile foperchieria del nimico egli ricevette quell’affronto, o quel danno. Egli non farebbe dunque in tale , e in fimili cart molta prudenza il contentarti, che il foper- chiante fedamente in voce confeffaffe il fallo , acciocché non rimanefle viva la memoria della fua viltà ; perchè potendo più agevolmente durare ( come fpeffb avviene )• la memoria dell’ offefa notiflima, ed infame , fatta all’uno, che la confeflione, e la foddisfazione data dall’altro, la quale non è egualmente nota , potrebbe un giorno all’ offefo venirne vergogna , quand’egli non potefle colla fcrittura autentica provar pienamente faldate le cicatrici dell’ Gnor fuo. 3. Ci piace ora- di 'condurre i Mediatori alla pruova d’ alcune Regole da noi finquì ftabilite a fin d’accordare i Fatti. ' E ciò da noi fi compierà col proporre due cafi , ove il Fatto fia controverfo . La carrozza , in cui è Lavinia moglie di Emetto-, è eoftretta a fermarfi non poco in tempo di pioggia allo feoperto , finché fia -lentamente smontata da uff altra carrozza Laura moglie di Lancilotto, Smontata che è quella ultima Dama, grida un fervo di- Lavinia al carrozzler di Laura , che dia luogo; e non fi movendo, la fteffa Lavinia mette fuori il capo, e dice ves-fb il carrozziere ; Sbrigatela: che mafica è quefia^ Rivoltafi Laura indietro, con parole ben intefe, comanda al fuo carrozziere, che non fi muova . Non potendo Lavinia far altro, se ne va. per altra via. Emetto manto^ fuo, int^fa la querela, attende tre giorni per vedere, se gli è fat-ta feufa- Quella non venendo., fi porta egli- a cafa di Lanci-lotto , e chiede a un valletto di lui conto- del padrone , dicendo che vuol .parlar-g ** Ha. per rifpofta, che non’ e in caia.. Allora Ernefto percuote coftui piu volte col battone, dicendogli appretto, che porti q-ue’ colpi al padrone , giacche non ha potuto prenderli foddisfazione di lui. Cosi Emetto racconta ¿1 fatto. Lancilotto per lo contrario dice, che. la carrozza fua £ton