35 Di Lodovico Antonio Muratori. CAPITOLO XIV. Conchiufione di quefla Operetta . L rTT’ RE fono i Gradi delle perfone Criftiane , che fogliono , o che do-| vrebbero concorrere ad afcoltar la Parola di Dio . Cioè i Letterati, o chi per felicità dell’ intendimento} o per la lettura de’buoni Libri, o per la pratica del Mondo, hanno cotanto affinato il loro ingegno , che niuna difficoltà provano ad intendere anche 4 più elevati Ragionamenti. Il fecondo è di coloro ,'che portano un mezzano Intelletto , non dirozzato da rifleffioni fcientifiche, non avvezzo a lunghi periodi , nè alle ' fcelte frafi degl’àngegnofi Scrittori, Il terzo riguarda il bailo volgo , le d'onnic-ciuole , ed i rozzi villani, Gerto è.., che 4 Sacro Oratore s’ ha dà adattare all’ intendimento di quelle diverte fchiere d’ Uomini .. Parlando a i primi , fia quanto fi voglia alto il fuo dire , plauio e frutto gliene potrà venire. Converrà all’ incontro , che in parlando agli.-ultimi egli fi .abbaili fino a -terra, eleggendo fenfì e maniere di dire st familiari, che poifano penetrar nell’ anguiìo recipiente di chi 1’ ode , fotte pena di perdere tutta la fua mercatanzia diverfamente facendo. Finalmente per le perfone di mezzo.fa d’uopo , eh’egli trovi un temperamento di dire fra l’alto e f infimo, che poifa convenire alia limitata lor comprenfione. E perciocché, ficcome abbiam già avvertito , alle ordinarie Prediche ,-le quali maffima-mente per la Quarefima e per 1’ Avvento fi fanno nelle Città , concorrono quei del primo grado , ma incomparabilmente "più quei del fecondo : io fupplico i fiacri Miniftri di Dio dire-, se fia giufto il difiderio mio , ch'ef-fi più tofto fi attengano all’ Eloquenza Popolare , che alla Sublime , ricordandoli , che parlano al Popolo , cioè ad un' Uditorio compofto di non finoiti Dotti , e di afiaiflìoii Ignoranti. A che ferve, che terminato il Qua-refimale faldi fuori una bella Raccolta di Componimenti Poetici in lor lode ? Altro non è quello , che un’ attelìato dei -piacere provato da’ begl’Ingegni in udir lé fatture del di lui felice Ingegno . Ma chiedete al Popolo, che forma il nerbo maggiore ¿eli’ Udienza, s’ egli abbia intefo quelle Prediche , se le ha trovate chiare nell’ iilruzione , forti per convincere , affet-tuofe per muovere . Quàlora-fl Popolo non abbia trovate quelle delizie in afcoltarlo, poco ha guadagnato il Predicatore , e quelle Poetiche Lodi noi rifanno per quel tanto.', ch’egli ha trafeurato'e perduto. Nè giova il dire , che flava pure attenta la gente . Ho veduto Contadini e povera gente afcoltare a bocca aperta Panegirici , che fetnbravano parlar con gli Angeli, fieni» che ne capiffero un menomo fenfo. 2. Pertanto a giudizio de’« faggi quegli' è da dire eccellente Predicatore, che così avvedutamente sa manipolar l-o Stile e gli- altri ingredienti dell’Arte Oratoria , che poifa farfi intendere , giovare , e piacere, tanto a i più che a i meno intendenti . Maggiormente poi dovrebbero Ji Banditori del Vangelo innamorarfi della Popolare Eloquenza , perchè quella fi può for- É 2 • mare