34 Pregi d e l l E l o q. u e n z a Popolare 3. Voi per efempio udite un Predicatore, il quale per farvi ben capire, qual- fia la rara eminenza o preminenza del fuo Santo vi dice : Che ’1 rifufeiìare morti , il rendere la villa a i ciechi, il guarire gli florpj, fon bagattelle, e non Miracoli degni di quel Beato Eroe . E qui fi mette ad annoverar Miracoli, non .mai più uditi, e sì flrepitofi , che fanno.inarcar. le ciglia a que del baffo Popolo che arrivano ad intenderli » Nè s accorgono , che ’1 voler mettere il lor Santo fopra tutti gli altri Santi, è una Temerità,,, e se anche fopra Gesù Cri ito , è -uno Scandalo, e a certo modo uffErefia. Quel che più. aggrava il loro proceffo, mettono effi in confronto .co’ Miracoli .flupendi e indubbitatiffimi del Divino nolìro .Salvatore , Miracoli finti j, e che non di può credere , se non chi fcarfeggia di cervello . Alt’udir quello Panegiricase cada una perfona in difperazione , e gridi , che non cura di falvarfi - : replica il Santo', che, a; fuo difpetto egli-vuol che fi falvi. E qui fa fcendere dal Cièlo una cedola. con quelle parole: Noi Santijjlma Trinità , Padre , Figliuolo , e Spi'ritó-S àdito , promettiamo il Panadìfo per le preghiere del nofìro Servo a N N. purché fi confie/Ji 'ecc. Non fia vero , eh’ io faccia il coment^, a quello e ad altri fimili rari', anzi unici , ma troppo inverifimili avvenimenti , de’quali giudico meglio di non far parola: perchè non v’ha perfona intelligente, che non ne ¿onofea' 1’ improprietà, eck infuffiilenza . Se merci tali fèrviffero a rendere ridicolo fidamente chi coti tanta franchezza le fpaccia, poco farebbe il male ; ma fi fcreditano anche i Santi', e fi fa dubitare de i veri Miracoli operati da Dio per mezzo loro cól- mifcuglio de’ finti , e ne patifee la lleffa Ghiefa noflra Madre , quafichè .ella approvi fimiglianti licenze ed abufi , quando li détefta •- Nè ballerebbe il dire y che la Ghiri» non obbliga alcuno a credere sì fatte màravigliofe cofe; e però le creda chi vuole. Certamente le recita il Predicatore, acciocché fieno credute da tutti; e'intanto»egli niuna pena fi mette, se quelle fodero finzioni, e se promoveffe la Divozion verfo quel Sànto con delle impoilure . Di più non , vò dir’ io, e mi rèllringo ad encomiare que’ faggi e moderati Panegirilti de’Santi, che non ifpendono tutti gl’infegamenti a far comparire un gran facitore di Miracoli quel Santo , perchè tal mira chiùde un’ occulto baffo Interrile ; ma principalmente fi ftendono fulle Virtù di lui, per.darne lo- de a Dio , e per eccitar i Uditorio all’ imitazione . E giacché torna anche in gloria di Dio f aver egli per ioterceffron de’Santi operato de’ Miracoli, quelli ancora intrecciano ne’ Panegirici ; ma con farne ferita , producendó que foli, che furono efaminatied approvati da’ Superiori , che non involgono inverifimiglianze , nè un capricciofo difpotifmo de’1 Santi , per dirao-ftrar la loro illimitata potenza . Quelli tali fan bene il loro melliere » CA-