D&L'DOMINIO DI CO MACCHIO. ni accompagnato da loro , come cofìa dalla Relazione allora Rampata , Settimo , Ercole IL fece Tempre i medefimi Trattamenti a D. Giulia della Rovere moglie del fuddetto D. Alfonfo, che alla Moglie di Df francefco. Così nello Strumento Dotale di D. Virginia figliuola di Co« fimo Gran Duca di Tofcana, maritata dell’Anno 1583. in D. Cefare figliuolo del detto D. Alfonfo, fu queRi trattato col? Illufirifs. ed Fc^ celienti fi* al pari d’ ella D. Virginia ; e Camilla Martelli Moglie del fud-detto Gran Duca Cofìmo I., ma non Gran Ducheffa, viene ivi trai* tata eoi titolo d’ Illufiriffima . Ottavo, lo fìeflo D. Alfonfo fu nell’Anno 1572. mandato dal Duca di Ferrara a rendere in fua vece ubbidienza al nuovo Papa Gre* gorio XIII. In quell’occafione , e in pubblico Concifforo, il celebre Cavalier Ratifìa Guarino recito un’ Orazione, che fi vede Rampata , in cui fra 1’altre fono quefle parole : -Fffw/ hoc. erba te animi teftimo* nium ad l-eatifiimos tuos pedea prxmìfit Illuftriffimum Mardionem D. Al-fonfum Fftenfem patruum fuum , fide fili non minus , afrqiie lenevolentia s quarti- fanguine conjundiffimum , & fumma in 'primis virt-ute auAoritateqUe Princìpem. Finalmente Cefare Galluzzo fotto Ercole IL Rampò in Ferrara Reifa nell’Anno 1557. un Poema intitolato il valdrofi Ruggiero^ e nel Canto III. unifce con Alfonfo I., Ercole IL , Renea Ducheffa » Cardinale Ippolito , e D, Francefco , anche D. Alfonfo, e Al fonfino , e.faltando quefìi ultimi con difìinte lodi. Pofcia nel Canto XI. loda i Marchefi, Duchi, e Principi Efìenfi , è con effo loro annovera i dtlò Figliuoli di Laura, dicendo: ~Dud Alfonfi. il figue giovi netti ancora* Cle de la grazia lor ciaf cune adora . Quefti f Alfonfo , e de Id AURAfa pianta Al Mondo nafieran &£, Soggiunge poi favellando di D. Alfonfo : Qual Principe già mai , qual Rege in terra Formo Natura , che poneffèin luì ■Putte le grazie , de In lui chiude , e ferra ? &C„ In foccorfo fard del fuo germano Mandato a Carlo nel fèto Germano . Vede VS. lllufìrifs.., come erano trattati i Figliuoli di D. Laura , « vede ancora, che la fìeffa Laura è qui nominata fotto il nome de If AURAla pianta • Ma volendo il Galluzzo lodar D, Alfonfo , chi fa credere cofìui sì privo di fenno , die voleiìe ricordargli la viltà della Madre, e l’ignominia degnatali, con far menzione di Laura fidamente Concubina d’ Alfonfo Primo.? Adunque egli dovea fapere , e credere , che D. Laura avea purgate le macchie antecedenti col matrimonio del Duca, ed era giunta a far® onore, e non difonore a i luci Figliuoli ; e così doverne fapere, e credere quegli., che a lui peimifero ,di Rampare in Ferrara quel Libro . Forno VI. Com. I Q, ^LXXXVIL