DEL DOMINIO DI COMACCHIÖ. wv dferé fpefcialìtiente dal Rifiretto delle Ragioni &e. e dalle Ragioni dèlia Sere nife. Cafa dì E fi e fdpra le Valli di Cornac elio , fé abbiano coiti ragione alcuna di dire, che pure una /Scrittura in forma provante non era fiata prodotta dalla Caia d* Effe . Tuttavia , s’ ella vuol’ apprendere meglio , quanto cotèfìo Scrittore fi fia dilettato di efagerare le cofe, oìfervi nel Cap. XXXI. dove deferive per tanto grande e ingiufto h aggravio , che pan la Sedè Agofielica nella Convenzione Pifana , e per tanto vafi i, èd eforiitantì i vantaggi, che ne trofie la Serènifi. Cafa d* Efie. Certamente trecento novanta mila feudi, che la Camera Apofìolica rilafciò allora in favore degli Efìenfi , poffono parere una gran cofa a chi li rimira con occhi di Cittadin privato : ma che mai fono effi , dati a Principi grandi, come gli Efìenfi % e dati da un Principe tanto maggiore , qual’ è il Sommo Pontefice ? Furono bensì incompara* bilmente più rilevatiti que5 molti millioni de’ foli frutti pereetti , che giufìamente richiedevano allora gli Efìeniì, e che furono ( il come non importa dirlo ) rilanciati alla Camera Apofìolica in quel Trattato. Ed io potrei qui far rifaltare l’intollerabile aggravio , che allora fi fece alla Cafa d’ Effe ; ma giacche non li è in co te fìa Lettera al Cap. XXXI. avuto fcrupolo di pubblicare , in quale fiato fia cofìì il Trattato di Pifa, mercè della Protetta fatta in contrario da Aleffandro Sèttimo : io non foggiungerò altro , fe non che da quella medefima Protefìa, la quale dice cotèfìo Autore alla pag. 30. che non fi può leggere fenza commozion d' aniwo , potrà egli fìeffo apprendere, quanto fi debbano compatire , e fiano giufiifìcati altri Principi, qualora aneli’ effi fi lagnano . e fanno fimili Protette , perfuaiì d’ aver ricevuto de” manifefìi, e molto maggiori aggravj , da chi era più potente di loro „ Nè pure VS. Illufìrifs. faprebbe leggere fenza commozione d* ani« ino i duri trattamenti fatti al Duca Celare in occafione delle Contro* verfie di Ferrara, effendofi promulgate Sentenze , Scomuniche, e indulgenze Plenarie contra di lui , fenza aver prima efaminate le Ragioni del medefimo , e fenza aver nè pure offervati i termini , e le forme giudiziali , effendofi volato con Eferciti contra di lui , cioè contra d’ un Principe debole , e incapace di difenderli , ed effendo fiato infin corrotto con varie arti il cuore de® i'uoi Sudditi, e tramate infi« die contra la fua perfona , e non om metto alcun mezzo umano , per ifpogliarlo dell’ eredità de’ fuoi Maggiori , quali fi trattaffe del più manifefìo ed empio Tiranno , che mai foife , e quali niuna ragione aveffe il Duca Celare di continuare nel Poffeffö e Dominio di Ferrara 0 §. LXXVIII. Efienfi non mai Tiranni di Ferrara . K ,/f I ha da credere VS. Illufìrifs. , eh’ io non avrei ofato di met-1^1 ter manca quefìa sì delicata materia, fe non avefii veduto , □ ” 2** Mw