IQ'l OSSERVAZIONI PER LE CONTROVERSIE fa , con accennarne ancora i documenti , per tacere di molti altri Scrittori . Nè pure sì facilmente lì potrà perdonare all5 Autore della mentovata Lettera, allorché alla pag. 40. vuole , che Carlo Sigenio ned trattare degli Antenati della Cafa d5 Efte Ji lafciajfi fedurre , perche era Vajjàllo della fteffa Cafa. Io non farò qu„efto torto all5 erudizione di VS. Illuftrifs. di mettermi a moftrare , fe quell5 incomparabi’e Ingegno del Sigonio foife uomo da lafciarfi fedurre . Ma dirò bene , che più ftrano tuttavia fi è il vedere , come cotefto Scrittore produca in mezzo anche il celebre P. Abate Bacchini , quafi abbia qilbfti nella fua /Storia del Monifterù di Polirone rigettate come favolofe le opinioni del Pigna circa la Genealogia della Cafa d5 Efte , e quali egli abbia penfato -più tofto, cTj ella pof/a derivare da Sigefredo da Lucca , antenato della Qonteflà Matilde, //e5 cui Maggiori pero non fe ne fa altro , e che vijjè al principio del decimo fecolo . Ma legganiì le parole del fuddetto P. Abate nel Lib. I. della riferita Storia (a). Primieramente dice : mi 'e len noto , con quarta griuftizia tragga da effo Sigefredo la chiarezza della, fua difeendenza da Sere-wijs. Cafa f Efte . E poi foggiunge , che potè Sigefredo dagli Àtii ariti-chiffimi Signori tf Efte trarne f origine , come da documenti degnijfimi di venerazione e di rifpetto racconta nella fua dotta Storia il celebre Gioì Eat-tifla Pigna. Confefsò dunque il P. Ab. Bacchini i documenti, de5 quali s5 è fervito il Pigna, deg i di rifpetto , e confeguentemente poter5 ef-fere vero , che Sigefredo veniife dagli Azii . Certo da tali fuoi fenfi , mafTimamente detti di paffaggio , e intorno ad una materia , eh5 egli non trattava ex profeffi , é imponìbile il dedurre , eh’ egli tenga per fogni infuflìfìenti le afferzioni del Pigna -, e il dedurle è un mero effetto della prevenzione , con cui cotefto Autore ha letta la Storia di Polirone . Doveva egli più tofto leggere il Lib. ITI. della fuddetta Storia , e vi avrebbe trovato , che il P. Ab. Bacchini parla de1 Figliuoli del vecchio Marchefe Azzo , anche da lui riconofciuto per uno degl1 indubitati Accendenti della Serenils. Cafa d’ Efte, della quale ivi an-cora promette di verificare la chiara progreffone nel Lib. VI., venendo con ciò a difìruggere fin5 allora le aeree conclufioni pubblicate in cote-fìa Lettera contra F antica Nobiltà , e Dominazion degli Eftenfi. §. LXXV. Altre Aj/èrzioni mal fondate deli Autore della Lettera contra gli Efienfi. A Dunque dà tali cofe potrà VS. Illuftrifs. comprendere meglio, che Lì troppa ragione ebbe il Giovio di fcrivere nella Vita d5 Alfonfo I. le feguenti parole : Atefiimtum Ferrari# Principum Eamilia omnium * quae in Italia certum & diuturnum Principatum tenuerint , vetufiiffima exi-fiimatur . E che l5 Auguftifs. Imp. Leopoldo d5 immortale memoria , allo- ca) Cap. g?. pag. 40.