OSSERVAZIONI PER LE CONTROVERSIE li il Papa, pattava per Sovrano di quegli Stati . E da altre Lettere dì Adriano polliamo apprendere , che Carlo mandava a Ravenna i fuoi Giudici -, e parimente , che Adriano pretendeva bensì il governo del-l’Efarcato , ma non diceva già, che Carlo Magno non vi avelie più alcun Dominio . Oltre a ciò non appare , che ì’Arcivefcovo di Ravenna perdette la lite -, anzi il Rotti (a) attefìa, che eundem infignem tìtuhtm ( di Efarco dell’Italia ) cum adminifiratione conjunftum , qìii /ecuti funi ¿Lrchiep/copi ( dopo Leone ) egregie /ujlinuerunt . Si aggiungano a ciò * le paiole di Andrea Agnello (b)9 che fcriffe nel Tegnente Secolo le Vite degli Arcivefcovi di Ravenna, le quali fe non follerò Rate mutilate, alcuni Secoli fono ( non faprei dire per ordine di chi ) ci farebbono fapere altre particolarità intorno al dominio dell’Efarcato fotto ai Carolingi . Racconta dunque l’Agnello, che parimente Sergio , il quale fu Arcivefcovo fotto Stefano II. e Paolo I. Papi , e Anteceffor di Leone , dominava in tutto l’Efarcato . Ifte ( così parla ) judicavit a finibus Pertica totam Penta/olim , u/que ad Tu/ciam , atque ad mer/am Vu alani ; velut Epcarpbus , fic omnia di/ponebat, ■ ut /oliti /unt modo Romani . Quello patto dell’Agnello, oltre al farci anch’effo intendere , che le Donazioni dell’Efarcato fatte alla Chiefa Romana , non ebbero molto effetto , o certamente non portarono quel gran Gius , che colli vien creduto , indica ancora un’ altra particolarità di gran rilievo : cioè , che regnando gl’ Imperadori Carolingi ( fotto a* quali fcrivevà quellWutore ) i Papi altro non doveano ellere , che velut Exarchi nel governo del Principato di Ravenna . V E/arcato era nome di dignità 9 anche per parere di coteflo Scrittore ; e gli Efarclii erano dipendenti dall’Imperadore , e Vicarj di lui. Non più che Efarco fu quel! Arcivefcovo di Ravenna , ¿7 fic omnia di/ponebat, ut /olili /unt modo Romani . Ma fe i Romani Pontefici fotto i Carolingi aveano la Retta autorità nell’Efarcato , che prima aveva quel! Arcivefcovo , adunque governarono fedamente a guifa d’Efarchi , e Vicarj dell’ Imperadore quelle Città. $• VII. Sovranità di Carlo Magno creato Imperadore, /opra f E/arcato, e /opra .altri Stati. QUeRa verità, quando anche con evidenza non fi provatte pel tempo , che Pippino , e Carlo Magno furono follmente Patrizj di Roma : nondimeno è chiara dall1 anno 800. in giù , e ne’ Secoli foffeguenti , dappoiché per ordinazione del Sommo Pontefice ( e come altri vogliono , anche per volontà del Senato , e Popolo Romano ) fa rinovata in Carlo Magno col Titolo di Romano Imperadore anche VAu-torità 9 (a) Hijl Rav. Lib, J?„ Cb) MS. Ritti*. Pperf