D E L DOM I N I O DI CO M A C C H I O. 47 cora metterli in poifeifo di Comacchio , facendolo occupare il Card. Aldobrandino con quella forza prepotente , con cui gli era riufcito dì levare ad elfo Duca ancora Ferrara . Nè fu già difficile al Cardinale fuddetto l’impoifeifarfene , fìante l’impotenza del Duca Cefare a re-fifìergli, fìante il terrore delle fcomuniche proclamate , e la forza d’ un’ Efercito Pontifìcio prefente, e la vicinanza a tanti Stati della Cliiefa Romana, e fìante ancora 1* eifere allora impegnato V Impera-dorè Ridolfo II. in afpre guerre co i Turchi in difefa* della Crifìia-nità . Non mancò già il Duca di rapprefentare, e di protefìare, che gli veniva ufata violenza , e che quella Città era di ragion dell’ Imperio ; ma il fuo fu un cantare a i fordi ; e il Cardinale Aldobrandino operò di fatto , prevalendoli della forza fua contra chi non avea ,, òrze da refifìexe, e da confervare il poifeifo di Comacchio , XXXII. Imperadori s ed Éftenfi reclamano contra Z’ occupazione, e detenzione di Comacchio. QUello che maggiormente affliife dopo tal cafo il Duca Cefare, fu,’ che effendo flato fuppofìo all’ Imperadore Ridolfo, eh’ egli fpon-taneamentè aveffe ceduto Comacchio al Papa : S.M.Cef. ne fcrillè a Lui una rifentita Lettera in data de’ 24. di Novembre dell’ Anno 1598., ove riconofcendo Comacchio per Città del S. R. Imperio , chiede d’ eifere informata del fucceifo dell’ occupazione, per potere a fuo tempo difendere il Gius Imperiale , e ricuperare il fuo . Si giuftificò il Duca Cefare con una Lettera refponfiva, la quale unitamente coi* V altra di S.M.Cef. fu fìampata dell’Anno 1661. in una Scrittura intitolata Ragioni della Se re nifi, Cafa T Eße fopra Comacchio. Tuttoché poi altre guerre ed impegni impediifero nel progreifo del tempo gl’ Imperadori dal ricoverare dalle mani Pontificie quell’ Imperiale Dominio ; nondimeno non lafciarono effi, e molto meno gli Efìenfi , dì chiedere giufìizia a i Romani Pontefici. Dell’Anno 1613. P imperadore ne fece ifìanza a Papa Paolo V., ma fi provò anche allora, che le ragioni e le preghiere difarmate, non hanno gran forza per riaver degli Stati . Il b fogno , che in que’ tempi aveva S. M. Cefi de’ foccorfi comuni per la guerra col Turco , i cui avanzamenti fono fempre egualmente nocivi alla Germania che all’ Italia tutta , il cofìrinfe a defiftere per allora da tale inchiefta. Il Duca Francefco I. nell’ Anno 1643. reiterò le preghiere alla S. Sede, perche gli foife refìituito non folamente Comacchio , ma anche Ferrara con altre Terre , ch’egli rapprefentava indebitamente levate alla fua Cafa. Comunicò in oltre al pubblico per mezzo delie fìampe le fue Ragioni con una Scrittura intilolata Riflretto delle Ragioni della Ser. Cafa f Eße colla Camera Ago-* fa