DEL DOMINIO DI CÓMACCHtO. 5 poi , che il Ducato dì Roma era dipendente dalla Sede fiLpofiolicd, e eh e Stefano IL era Signore Spirituale, e temporale , prima che Pippino gli faceffe la Donazione. Come mai fi può provare , che prima di que’ tempi il Ducato di Roma dipendeffe dalla S. Sede , quando le Storie ci afficurano , che Roma fu fottopofta agl’ Imperadori Greci , finché fuccedettero le novità de’tempi di Pippino ? Anzi Roma non folo era fuggetta agl’Imperadori, ma ancora agl’Efarcfei fìeifi, intanto eh® dopo effere fiata fatta l’elezione del futuro Pontefice a Sacerdotibus * C reliquo omnì Clero , eminentijjimis Confùlibut , ¿7 gloriofis Judicibur , ac Univerfitate Civi'um, & fiorentis Romani Exercitus, non fi potea con’ fecrare l’Eletto , fe prima non fi otteneva l’approvazione , e la licenza delI’Efarco . Refiano ancora le forinole della Lettera (a), che allora il Clero , e Popolo Romano fpedivano co’ loro Ambafciadori a Ravenna , Supplicante? celjee ejus ( Exarchi ) Dominationi , ut nos famulos -voti compotes celerìter fieri prue ci piai &c. ut celerius xipofiolicam Sedem de perfidila ejujdem nofiri Patrie, atque Pafiorìs ordinatane adornare preecipìa^ tir , utpote minifierium imperiali? fiafiigii fieli c iter , atque fidelità peragett* ter &c. ni. Donazioni di Pippino , come , e perchè chiamate Refiìtuzioni . DElIe quali cofe io ho voluto far memoria, affinchè fi vegga , ef-fere tanto lungi, che alla Donazione di Pippino convenga il nome di Refiituzione , che nè pure le può competere quello di valida Donazione . Perchè i Longobardi avellerò invafo l’Efarcato , e Pippino il ritoglieife loro , non perciò gl’Imperadori celiavano d’ eiferne veri Padroni ; e fe il Re de’ Franchi ne fece un dono alla S. Sede , egli donò quello , che non era fuo . E ciò tanto più è vero , quanto che per attefìato degli Storici, e d’Anaftaiìo (fi), e per confezione di cote-fio Scrittore medefimo , l’Imperadore anch’effo mandò a Pippino , pregandolo di ricuperargli 1* Efarcato ; e ricuperato che fu , tornò egli ad inviargli de’ Legati, nìmis eum deprecans , Ù* plura fpondens numera* ut Ravennatium urbem , Vel ceteras ejufdem Exarchatus Civitates,