4	SUPPLICA DEL DUCA DI MODENA ALL’IMPER.
nato , non da difetto proprio , ma dalla forza altrui . Reclamò pofcia Fimperadore Mattias nei 1613. avendo ripetuto Cornacchie) dal Sommo Pontefice per mezzo del Co te di Collalto fuo Ambafciadore in Roma . Reclamarono gli Efìenfi nel 1643. e nel ì66i. con pubblicare ancora le Ragioni del S, R. Imperio , e fue proprie ; ma lenza frutto alcuno . Non deponeva intanto la "Corte Cefarea il penfiero di ricuperare quella Città; e ne fece pubblica dichiarazione in Vienna col con-fentimcnto dell’Augufii filmo Leopoldo» glorio io Padre di V. M. Cef. il Signor d’Andlern Conigliere Aulico Imperiale , con aver’ egli fcritto nel fuo Trattato de Ju.rifprudentia pubi. H pr/v. Lib. 1. Tit. 5. par. 6. pag. 1.49. Scc. le Tegnenti parole: JL^titfcit Imperiudr'-Cornaccbium ad Mare Ha.d^.iqtjeùm., C* <qu& funi flura aha 'Fenda iti Italia He. prò qui-lus	9 juxfq Capitatati onera CgfafyMM 9 nibil inter*
mittitur.	?
E appunto in vigore di quella Cefarea Capitolazione , e fecondo il giuramento prefìato da V. M. Cef. nella fua affunzione al Trono Imperi, le , di ricuperare , per quanto fi può, i Diritti e Stati indebitamente tolti al S. R. Imperio , ripigliò Ella nell’Anno 1708. quietamente la Città di Comacchio , refìituendone alPimp'eiio l’effettivo poffef-fo , che finallora aveano gflmperadori precedenti ritenuto coll’animo contra i’occupazione fattane dalla Camera Apoftolica . Anche gli Angarili Antenati di V. M. Imperiale, cioè Maflimiliano I., Carlo V,, Mafii-miliano IL, e Ridolfo II. aveano avuto in animo di ricuperare altri limili Gius del S. R. Imperio , ficcome fcrive il Limneo (a) , il quale poi foggiugne : Sed docait temporum fecnta ferie! , non fufficere Feria , ubi fatto opu! ef -, non legati otte.! , ubi legione! requiruntar , ac propojituw men-te retentum nil quicquam onerari. Ai tempi felici, e alla prudente condotta di GIOSEFFO I. Imperador de’ Romani era riferbata la gloria di rifìabilir pienamente in Comacchio i Diritti Imperiali, quivi non mai efìinti o preferitti , e di reftituire all’Imperio quel Poffeffo , che per mezzo della Caia d’ Efìe era fiato mantenuto fino al tempo dell’ Occupazion Pontificia . Nò può già per quefio la S. Sede giuhamente lagnarli di V. M. perciocché non offende la giufìizia , chi ripiglia il fuo, e il ripiglia con ragioni sì forti, e chiare, come fon quelle dell’imperio , e della Caia d’Efìe , e il ritoglie a chi in vigore di fole in-fufliftenti Pretenfioni 1’ avea dianzi a man fal-va tolto a Ridolfo IL e agli Efìenfi. Che le cotanto vengono commendati in Roma que’Som-mi Pontefici, i quali anno ricuperato ciò , che è , o era creduto di ragione della S. Sede : come mai potrà ivi riprovarli un fomigliartte zelo nella M. V. Imp. fenza farle torto, fapendofi , effer’Ella tenuta per debito della ina Cefarea Dignità , e del giuramento folenne prefiato , di confervare, e di riacquiftare ,( ficcome Ella va facendo) i Diritti e Stati, che legittimamente competono al S. LE Imperio ? Mol-
to
(aj jai- iàmnata Qófttulà. Ì-nffr. Art. io» pag-179.