PEB LE CONTROVERSIE DI COMACCHIO.	19
confermata da Carlo IV. zz. e però notino bene, con chi per mia difgra-zia io l’abbia prefa . Sentì, che il P.Pagi avea provato finto quel Documento , e che tal’opinione veniva dejtramente infirmata da AleiTandro Taffoni , e pofeia anche dal Balnzio , e dal P.Mabillone . Ora rìfpon-de il Romano Cenfore , che Iattribuir quefia follia a i fuddetti, Scrittori e una finzione , e una mera impefiura . E pure certo è, che il Talloni nel Compendio MS. degli Annali del Baronio all’Anno 817. dopo aver rapportato il tefìo della Donazione di Lodovico Pio, vien dicendo : Io non ho mai faputo intendere , con che ragione egli comprendsfié in lei la Ci-ci Ha , la Puglia , e la Calabria , le quali erano Provincie dell' Imperatore Greco, e pofièdute allora da lui fenza lite, ne pre-tenfioné alcuna di Lodo-vico medefimo, con altre parole , ch’io tralafcio . Ecco il primo . Il Ba-luzio nel Tom. 2. de’Capitolari alla pag. 1104. facendo un’Annotazione al titolo d’elfa Donazione , rapporta gli argomenti del Moline» contra della medefima, nè li confuta . Aggiugne : Rullarli ego illiur mentionem 'reperi apud Scriptorem Leone Oftienfi antiquiorem . Nam quod aliqui putant eam narrationem niti aucloritate Anafiafii Pibliothecarii, ar-bitror a Platina deceptor . Tdleclioner porro Pontificu.m Romanorum nihilwni-nus fieri non potuifie cifra prcefentiam Mifiòrum Imperialium , C auttoritate Principum indiguifiè, plunbus oftenfum efi in notis ad Agobardutn pag. 124. Ecco il fecondo Autore , ch’io poteva anche citare per aperto riprovatore di quel Documento . Il P. Mabiilone poi nel Trattato della Diplomatica Lib.2. Cap.3. parlando d’elfa Donazione, fcrive, che ivi inflitti efi non folum invocatio , fed etiam verba hcec Ego Ludovicus Impera-tor. Pofeia foggiugne : Verum hce litterce receptum Cane eli aride ftilum non fequuntur, fortafiè quod extraordinario modo fcripta? fiunt, ut in re tanti momenti . Non ho detto , che tali Autori abbiano chiaramente , ficcome ha fatto il celebre P. Pagi , trattato da finzione quel Diploma ; ho fcritto aver’eglino deftramente fatto conofcere di dubitarne .
Qui però non abbiam peranche in villa il piu bello della Scena» Dopo avere il Romano Avvocato alla pag.44. continuata più che mai la Declamazione , a cui non vo’ dare il fuo nome , contra le oppofiziont da me fatte alla Cofìifazione faddetta , prefenta egli a i Lettori una Tavola di due latercoli, nell’uno de’ quali comparifcono a Secolo per Secolo gli Autori, che tennero per vero tal Documento , e nelP altro coloro , anri0 dato per finto . Il primo ben pieno contiene 42^ Autori., fra quali galante cofa è il trovare non folo il Paluzio , ma anche il medefimo Autore della Rifpofia , che cita fe fìeifo » L’altro intercedo dopo un gran vacuo non rapprefenta fe non il Molineo , il Volfio , il Goldàfìo, il Morneo , e il povero P. Antonio Pagi Franeifcano , tarato o feufato ivi come perfona ingannata dal Molineo, e dal Goldafio 9 da uri copiati fenza citargli ; e in ultimo viene il Sacerdote Modanefe , pia-gjario del Molineo , e del Goldafio, nelle fte farragini contro alla Santa Sede . Piaccia però a Dio 3 che P ingegnalo Artefice di quefia Tavola eru-
dita ,