DELDOMINIODICOMACCHIO. §. LXIV. Gw -, e Dominj , che fi dicono ima volta goduti dalla Chiefa Romana , e piu non fi godono . CHE là Chiefa Romana abbia avuto in dono dalla liberalità de’ Principi , ed abbia poifeduto altri Regni , Provincie , e Città , eh’ Ella prefentemente non gode : è cofa afferita dagli Scrittori Romani , benché fuggetta a molte riflefiioni, che fi poifono leggere preifo a difappaflìonati Autori . La medefima Chiefa fecondo gli Scrittori Pontifici ne ha date F Inveftiture , o ne ha tirati cenfi e tributi , o vi ha in altre maniere efercitata la fua Giurifdizione . Potrebbe ftenderfi fu quefto punto 1’ erudizione di cotefto Scrittore, e dirci, che le .Alpi Cozie furono donate alla S. Sede ; che la Sajjònia fu un’ oblazione di Carlo Magno fatta a S. Pietro, come atteftano Leone III. e Gregorio VII. nelle loro Epiftole ; che l’Inghilterra , la Scozia, l’Irlanda, il Portogallo , la 'Danimarca, la Polonia , la Pomerania , la Svezia , la Provenza, ed altri Regni, e Provincie o Settentrionali, o Meridionali , una volta fi foggettarono al Dominio temporale de’ Sommi Pontefici , o pagarono cenfo , o tributo, o pure giurarono omaggio , e fedeltà di Vaffalli alla S. Sede . La Spagna fu nel medefimo cafo . Sion latere vos credìmus , Regnum FHJ'panice ah antiquo proprii juris Sanili Petri fuific, et adhuc pertinere : fono parole di Gregorio VII. (a) . Ad Urbano II. Berengario Conte di Barcellona donò la Città di Farragona-, e Pietro Re d’ Aragona 1’ Anno 1204. fece aneli’ egli tributario della Sede Apoftolica tutto il fuo Regno (Z>). Adriano IV.l’Anno 1155.anch’egli fcri-vea quefte parole per tefìimonianza di Matteo da Vvefìmunfìer : Sane omnes Infulas , quibus Sol jufiitice Chriflus ììluxit, ¿F qua documenta Fi-dei Chrifiiance fufeeperunt, ad jus S.Petri , et SacrofanAee Romance Fccle-fi& non efi dubium , pertìnere . In effetto dicono , che Lodovico Pio le dono InfulisCorficam,Sardi ni am Siciliam c'um omnibus adjacentibus'.zà affe- rifeono pure , che quei di Cagliari 1’ Anno 1239. prefiarono omaggio , e giuramento a Papa Innocenzo ; e Jacopo Re d’Aragona t’Anno 1305. recognovit Domino Clementi Papa F fe ab eodem , ¿F a Bonifacio- Papa Vili. ¿F Sanila. Rom. Fcclefia recepifiè in Feudum Regnum Sardinia , 0* Corficce &c. Per moitiflìmi anni ancora, atteftano che fu pagato per quelle Ifole il cenfo alla medefima S. Sede , ed anche l’Anno 1371. le riconofceva in Feudo da Roma7 Pietro Re d’ Aragona ; anzi non mentono in dubio che Carlo IV. Imperadore non le confermaffe del? Anno 1346. Regna Siciliee , Sardi nice , & Corficae , qua de dircelo Dominio ? fure, & "Feudo ejufdem Romana Fcclefia efiè nofeuntur (e) . Feudi parimente d’effa Chiefa erano dell’Anno 1338. Cafirum de Scuria Albienfis Dioecefis , ¿7 Gomitatile Cenetenfi, conte attefta il fuddetto Àn- (a) Lib. 1. Rgig, 7. (b) Rainald, ad Ann. 1204. [c] Rainald, ad.Ann. Jgq6. §•