DELDOMINIODICOMACCHIO. 109 fed Deo fe totunt committem , alfe qui ir ECCLESIA avelli non potuit : fed fi abili s, V fideli r .Adjutor ECCLESIA , in tribulationibus ¿F an enfili ir ufque ad finem permanfit. E quelli oggidì fono i Tiranni , e gli Ufur-patori de’ Beni della Chiefa ; e qucfìa è la Famiglia degl’ Ingrati. Aggiungo , che lo fteiTo Marchefe Azzo nell’ Anno 1252. fece una Lega in favore della Chiefa Romana, e il fimile operò il Marchefe O-bizo nell’Anno 1277. come coita dal Rolli, (a), e nel 1278. la ri* novo con altre Città pel medeiìmo effetto. Nè Bonifazio Vili, nè Benedetto XI. fi lagnarono mai, che gliEfìeniì fignoreggiaffero Ferrara fen-za le loro Bolle, ma folamente pretefero , che rendeffcro Argenta agli Arcivefcovi di Ravenna . Maggiormente non mi diffondo in quello Argomento ; ma dico bene, che quanto è facile cotefìo Scrittore in dipingere gli Efìeniì con colori orridi, altrettanto farà a me facile il dimoftrare , che quelli colori nè convengono alla Cafa d’ Elle » nè fono da lei meritati . E s* Egli ftima nella pag. 42. afiài fingo!are V opinione del Pigna, che Ferrara fia fiata fondata da i Principi Efienfi : perdoni altresì egli a me , fe fìimo affai mirabile ciò, che nell’ Anno 1310. fi fece dire in Avignone agli Ambafciadori Ferrateli ( del che fenza riguardo ha voluto far menzione alla pag.2 1. ) cioè , che la loro Città ab initio era fiata fondata per Swnrnurn Pontificem in Solo Ecelefia Romana , ipfius fiumptibus , ¿F expenfis &c. Ma quando anche non fof-fe ben’ appoggiata l’opinione del Pigna , egli è almeno evidente per tefiimonio ancora degli fieflì Romani Pontefici. , che la Cafa d’ Efìe oltre all’ aver’ erette tante Chiefe , Monifìerj , e diffufa la fua liberalità fopra tante Famiglie , incredibilmente bonificò il Territorio di Ferrara, amplificò , popolò , e rendè gloriola quella Città col fuo Contado fopra moltiflime altre d’Italia; in guifa che ad alcuni è fem-brato di ravvifare in effa ( confrontando i proflìmi co’ lontani tempi ) la diverfità , che corre fra le piene del Nilo , e quelle del Giordano. Sopra che io non aggiungerò altro, potendoli troppo facilmente fapere, qual’ era Ferrara col fuo Territorio, quando fu occupata al Duca Cefare , e in quale fiato fi truovi oggidì. £. LXXIX. Eerrara men giufiartierite occupata dalla Camera Pontificia al Duca Cefare , comprefo nella Eolia d' .Al fi andrò VI. VEngo all’ Occupazione fìeffa , feguita nell’ anno 1598. « Confeffo anche io, che effa fu veramente felice per cotefta Corte, ma non ha già provato alcuno finora , che altrettanto ella fofse giufìa; e dalf aver ceduto un Principe così inferiore di forze a una sì fuperiore Potenza , fo bene , che non verrà VS. Illuftrifs. , nè altra favia perfona, ar- ia) Hip, Rav, Lib. FI,