DEL DOMÌNIO DI COMACCHIO. S£ Cap.XXXOÌ. ci vien dicendo, non efiervi« oggidì pur’ uno facilito fopra fondamenti codi fodi , e legittimi, come ■per difpofizione divina foro quelli della Sede Mpofeolica . L1 ai colto 9 dico, volentieri, e venero con fcmmiffione un tal detto . Ma s’egli perfifteffe a voler pure tacciar d’illegittimi ed ingiufti i fondamenti del Dominio Eftenfe in Co* macchio: non mancherebbe forfè, chi diceffe , che la fuddetta ma» gnifìca propofìzione è ben più facile a dirfi, che a foftenerfi ; e fic-come non lafcerebbe la Camera Apoftolica di credere legittimi e giu-iti tutti i fuoi Gius, e Principati, benché per avventura non potei« fe di tutti moftrare i fondamenti fodi , e legittimi : così la Cafa d’Efte fpera , che il fuo Dominio in Cornacchie fia riconofciuto anche coftì per giuftifìcato e legittimo , perche il lunghiflimo Poffeffo 9 e la Prefcrizione , ed altri Titoli aveano , ed anno troppo efficacemente autenticato il fuo Gius fopra quella Città , §. LXL Ragioni Eftenfi fopra Cornac dio autenticate dal filenzio degli Mrchef covi di Ravenna , e dei Papi « Dirò di più : dei Titoli , e delle Ragioni degli Eftenfi fopra Co-macchio, bifogna che foiTero anche ben perfuafi gli Arcivefco-vi di Ravenna , a’ quali per lungo tempo era dianzi fiato conceduto Comacchio : mentre non ufeirono in doglianze , e querele , nè quando i Polentani, nè quando gli Eftenfi ne divennero , e ne furono Padroni ; e pure fecero tanto rumore per cagione d’Argenta. Lo Storico Ravennate, Continuator dell’Agnello , nella Vita d’Obizo Arcivescovo di Ravenna vivente verfo il 1300. , Scrive quefte parole: Cum fa-idus effet fenio , ¿7 debitis aggravatiti , tradidit Argentarti Azzoni Marpioni Eftenfi, quam poftmodum nullatenui recuperare potuit , C de quo multum redarguebatur a Romana Sede . Nei margine vi è quefta nota : Argenta alienatur ab Arcbiepif opo Ravennate . Comacchio fu aneli’ elfo in poter degli Eftenfi , che certo noi riconoscevano nè dalla Chiefa di Roma , nè da quella di Ravenna ; e pure quell’Iftorico non fe ne duole , nè racconta , che i Papi , o gli Arcivefcovi ne querelaffero perciò la Cafa d’Efte . trattamente fi gridò per Argenta , ma nulla per Comacchio , che tanto più dovea importare . Ancora i Sommi Pontefici dovettero eifere perfuafi del buon Titolo dell’ Imperio , e degli Eftenfi , avendo noi veduto , che non inveftirono mai, nè cercarono d’inveftire di quella Città ia Cafa d’Efte , nè petti areno mai a procellaria , perch’Ella non da loro, ma dall’imperio , la rieonofceife in Feudo . E Stia ben cauta VS. Illuftrifs. , allorché legge nel Gap. XLII. di cotefta Lettera, che gli Eftenfi ribellatifi dalla Cbiefa feguireno dipartito di Loiovico il lì avaro, e che in quell’óccaiìone invafero molti luo- Tumo Vf. Cam. T. L gli