SUPPLICA DEL DUCA DI MODENA ALL’IMPER. 2Ó Diploma, di cui fece menzione anche la Comunità di Comacchio in-fin deli' Anno 1495. a eh 3) Zenaro , come fi mofìrerà. Che poi s’ accordi colla Storia elfo Documento , e che Federigo IL riguardale non lolamente Comacchio , ma il rimanente dell’ Efar-cato , come paefe deli’ Imperio , è manifefìo da moitifiimi fuoi Atti . Nell’Anno 1220. diede V Invefìitura de’Contadi all’Àrcivefcovo di Ravenna , concedendogli fra gli altri Stati COMITATAM CO MAC LESI-SEM cum ripa pifeariis fuis ¿.Così fece (¿1) nello fìelfo Anno all’A-bàte della Pompofa; e la Repubblica Veneta ben fapendo, chi foife tuttavia il Sovrano dell’ Eia reato , rinovò con elfo lui gli antichi Patti, ne’ quali fra i Sudò'ti dell’ Imperio fono mentovati i Cornac-chiefiA Così dopo la tua coronazione diede Invefìiture al Vefeovo di Sariina, recepito fidel,tatis pura ne to (fi), ficcome ancora al Vefeovo di Bologna per relazione dei Sigo io, e nel 1221. la diede di varj Stati ad Àzzo Marche.e d’ Elle e d’ -Ancona , concedendogli fra 1’ altre cofe , Donandoli e confermandogli -Adriani , ¿F Adrianum -, e nel 1226. concedette altri Privilegi in Ravenna , fecondocchè fi ha dal Margarino , e dal Rolli . E quello che è più, tutti quegli Atti, fe non efpreilamen-te , almeno tacitamente furono approvati da i Papi . In un’ Editto fuo, riferito, in parte dal Rinaldi (¿), e intieramente pubblicato dal Ba-luzio nel Tomo 1. delle Mifcellan. pag. 448. ordinò egli del 1221. o fia del 1220. che foffero refiituiti al Papa i Beni della gran Conteifa Matilda , e nominatamente Gonzaga, e Pigognaga, efprimendofì con tali fenfi. : Pr&cipimus Cretnonenfibus , Parmenfibus , Reginenfibus 9 Mutine Jìbus’ , Bononienfibus , Ù* generaliter omnibus Aliis Eidelibus Nofiris , ut p"c. faciant vivant guerram , firmiter inhibentes Mantwanis, Veronenfibus Ferrar enfi; us , Brifiienfibus , C omnibus Aliis Eidelibus Nofiris fub oh-terrtu Fidelitatis ¿F Gratile Nofirce èFc. fub poena mille Marcharutn &c. Così parlava egli , mentre era amico de’ Pontefici, e in un’Editto pubblicato in favore della Chiefa Romana . Nè allora i Papi, nel concedere le Bolle agii Arci vefeo vi di Ravenna , ufarono forinole denotanti Dominio temporale full’Efarcato,perche Federigo ne era Padrone,ed aveva co-fìituito PÀrcivefcoyo di Maddeburgo per Conte della Romagna. Fu egli dipoi feomunieato dal Papa col motivo , che dopo le promefle fatte di paf-fare coll’ Armata in Oriente a liberare la Terra Santa , non avelie mantenuta la parola-, e gli furono anche levate alcune Città dell’ Efarcato ; ma Federigo li. rifpofe a tali accuse ; e protefìò centra le occupazioni fuddette in pregiudizio dell’ Imperio ; e continuò , finche le forze non gli vennero meno , a tener falda la fua padronanza in Ravenna , e nelle Città all’ intorno . Anzi Arrigo Langravio di Turingìa eletto Re de’ Romani contra di lui nel 1246. ad ifianza del Papa, nello fcrivere una Lettera all’ Àrcivefcovo di Raven- na.^. (a) Rub. Uifl. Rav. L.- 6.