CtiNTINUAZ. BUIA P. IT. C. XIV. rOg fere ingannata in credere D. Alfonfo^Legittimato per fuffeguente Matrimonio , perchè ben fapea, chi era ina Madre , e molto meno potè volere ingannare fe fieffa , ed altri , con far credere Legittimo chi non era tale . Perciocché fe foffe fiata nota , come pretendono i Camerali, l’Illegittimità di D.Alfonfo : a che avrebbe fervito quel-P afferzione di Legittimità ? Non ad altro fìcuramerife , che a rendere ridicolo , chi con ripiego sì facile ad effere conofeiuto e fmen-tito fi era figurato di poter nafeondere delle macchie , che erano altronde palefì . Di quelle Commedie sì mal concertate , e che ridon-derebbono in folo dilonorc , non loti capaci perfone iaggie, e molto meno Principi illufiri, che in puntiglio d’Onore vanno innanzi agli altri, ed ufano il bilancino dell’oro . Di più non ne dico, perchè di più non occorre, effendo certo , che. in ogni difappaffionato Tribunale un tale Strumento farà riconofciuto per una fommamente autentica pruova di quel che cerchiamo. Nondimeno aggiugnerò, che il Duca Guidubaldo, il quale accompagnò la Spofa novella l’uà Sorella a Ferrara , non avrebbe mai folletto , che D.Laura divenuta Suocera di lei aveffe goduta la precedenza e la mano da così riguardevol Principeffa della Cala della Rovere, quando in Ferrara fieffa non foffe fiato ben noto , che il Matrimonio di D. Laura l’avea alzata ad «no fiato dfftale Nobiltà , che non era difdicévole quel trattamente ? Abbiam veduto , che anche il Brufantino diede la precedenza a D. Laura fopra D. Giulia della Rovere fua Nuora . Ma per cavare affatto le penne a quelli ingiuriofi ed indegni Sofpetti , convien con-fiderare ( mi fia lecito il fempre ripeterlo ) che non fi tratta di quello folo Documento , in cui fia menzionato la Legittimità di D. Ai-fon fo . Se altro che qùefìo non ci foffe , potrebbe!! forfè tollerare P infolenza di chi in vece del Bene concepiice del Male e degl’ Inganni in ogni azione umana . Ma qui s’ ha da prendere il compleffo di tutte 1’ altre Pruove da noi addotte , sì avanti, che dopo quello Strumento . Abbiam veduto ( e quello non fi può ricordare abbafìanza ) che Monfignor Giovio nell’ Anno Tegnente , ad ifianza de’ Principi Eflenfi , e con informazioni avute da loro , in un’ Opera , che fu po'-co dopo data al Pubblico per via delie fiampe , e da- lui dedicata al Cardinale Ippolito , Fratello di D. Alfonfo , riconobbe D. Laura per Moglie Legittima del Duca Alfonfo; e che neh fuffeguente Anno 1550. il fuddetto Brufantino confermò la verità d’ elio Matrimonio in un Poema fìampato , e dedicato ad Erede IL Duca anch’effo Fratello di D. Alfonfo ; e che tanfi altri diedero pubblica tefiiinonianza di quello fatto . Adunque.dove più può retìar luogo à dubitar dell’afferzione , che s’incontra nello Strumento fuddetto.? Ne giudichino oramai 1 faggi eftimatori uel Vero e del Fallo . In Ottavo luogo .fi offervi il Mandato autentico fatto da effo D. Alfonfo nel dì «5. di Gennajo del 1548. nelle perfone del Magnifico-e Gbiariffimo Sis- Lffitto, Configliele allora del Duca Ercole Il.e Ani. Ejl III.' 0 P°l ».