4 qui fio di Terrava Delle Antichità’ Estensi anche fenza contornar tanti tefori in preparare - , r ■„ ri: frnrvi oev minuto , quali foffero le forze del Duca c2= ~ a. Un lafci«o dal Duca Alfonl'o che con- ua^ l’opinione comune afendeva a poco Poi foggiunfe, che ballava ad ottenere l’intento l’avere o il mandare in Ferrara pedona confi-dente e affennata, la quale con promettere da parte d elio Papa dignità Ecclefiaftiche e Secolari , e man e monti a i Ferraveii , e fo-pra tutto a domeftici e familiari di D. Cefare, fapeffe ben giocare on^la carta - perchè prefi dalla dolce efca 1 corrivi non tarderebbono ad abbandonarlo, ed anche a tradirlo . Così fu fatto : e quel fegretó tiranno dell’ Intereffe, che regola comunemente gli affetti umani, non tardò a produrre i tuoi Coliti effetti nel cuore de’ Ferrare!! , e fino degl’intimi del Duca. Reftarono eglino ben poi beffati dopo la mntizion del governo, laonde 1’ ingegnoio noftro Poeta Aleffandro Taffoni nel fuo Poema Eroicomico ebbe a dire : Eccovi- là ¡nella volnbil ¿ente , Che vaga ognor di Principi novelli, Or piega al Para, e nel’a vana mente Seco fognando va Mitre e Cappelli . Ma fion importa ? certo è, che l’amore , e la divozione antica di quel Popolo verfo la Cafa. d’.Efte , lafciò incantarfi da quelle allet-tatriei Sirene , e che venne meno la fede in molti de' più beneficata da lei : di maniera che da lì innanzi non vi fu fegreto o movimento del Duca Cefare , che non Coffe fedelmente riferito al Papa . Intanto effo Duca fentendo gli ftrepitoft preparamenti di guerra, che fi facevano per tutto lo Stato Ecckfiaftico, prefe anch’egli quelle provigioni che potè per la propria difefa . ftaunò molte milizie de’ faoi Stati, ne conduffe delle forettiere , cominciò delle forti ideazioni a’ confini dello Stato Ecclefiaftico , ingrofsò forte i prefìdj , non folo nella Capitale, ma.anche in Modena , e nelle Terre di Romagna. Fece nuovi ripari alla fteffa Città di Ferrara : e fpedì in effa Romagna, il Marchefe Ippolito Bsntivoglio Generale della fua cavalle-ita , Signore , che con tutta fede e onoratezza fervi Tempre in quelle (cabrofe congiunture la Cafa d’ Effe . Afpettava in quello mentre lD-?nCe are ’ Ìe Tialchc Principe alzaffe la mano in fui difefa. a 1 , §nan^e allora Imperadore Ridolfo il. avea bifogno- de’ foc- e?. - bel Papa per la guerra col Turco -, e però fece bene de i caldi nfizj in favor dell Eftenfe ; ma di più far non potea , fe non che p” r f’adare V e n°r peranche levate Scomuniche , diede al Du-othH AlV-dl I3' d\GennaÌ° del ’598- F Inveftitura degli Stati Im-vori a Ini lncontr.°. P-e di i rancia in ricompènfa dei fa- fi Coronato anTh^1111'-- per f'1C0nc’^az'i0n colla Chiefa, sfoir^va' a’ia P C'° daJ Gl^at Mtniftro in Roma , il quale Spirava alla Porpora , e 1’ ottenne fra poco : apertamente prefe il W Taffoni Secch'. Rap. Cani. VII. St. IX, '