C 0 N'T f N’U A Z. DELLA P. IL C. XIV. I5 eon quello de i Feudi , afcendeva a più raillioni . Furono involte nella medefima difavventura molte altre Valli del Ferrarefe , Ofte-rie , Cafe , Magazzini, Bofchi &c.. tanto' in Ferrara , che in Romagna . Bifognò cominciare una Lite, ma non già fotto Clemente Vili, nè fotto i fuoi Mini fili, ai quali più premeva l’ingraffare la Camera Pontificia , che il foddisfare a i doveri della Giuftizia., e a i Patti efpreifi nella Capitolazion Faentina . Si ottenne fidamente di poterla introdurre allorché fu affunto al Pontificato Paolo V. ed allora fu provato concludentemente , che buona, parte di quei Feudi , Ufi Livelli, Valli &c. erano della Cafa. d’ Ette , anche prima-, che la medefima fignoreggiaffe in Ferrara, cioè Allodiali a lei pervenuti per la ricchifiima Eredità della Marchefella , o fia della no-biliffima Cafa degli Adelardi , e per la maggior parte de i Marche-fi d* Efte date in Feudo , Ufo , e Livello a private perfone , come anche atteftano-i vecchi Storici .. Mulla giovò tutto dovea eifere della Camera Apoflolica, e fenza voler’ attendere la Capitolazion Faentina , in cui chiaramente fu accordato , che follerò confiderati per Allodiali , e refiaffero alla Cafa d’Efte tutti i 'Beni , che non hanno anneffa Giu-rifdizione .. Niuno certo ne aveano tanti Beni allora occupati da i Camerali Pontifizy .. Furono addotti gli Strumenti ,. che altra parte di que’ Beni era. fiata donata agli Eftenfi , altra comperata con loro proprj danari,, o pure colla permuta d’altri loro Allodiali. A nulla fervi : tutto flava meglio in mano de’ Camerali , che degli Eftenfi . 1 tanti futterfogj’, le dilazioni , le cavillazioni innumerabili , ed altri manifefiiffimi torti , in ciò- ufati al Duca Cefare , non aipetti il Lettore di udirli da me . Furono- ehi in compendio pubblicati dal Duca France fco- 1.1’ Anno 1643'. Rißretto delle Ragioni della Cafa d' Eße colla Camera Apqfiolica-, nè io aggiugnerò altro , fe non ciò , che ne i fuoi Diarj MS. regiftrò il fopra mentovato Marc’ Antonio Guarini Canonico Ferrarefe all’Anno 1616. dove narra la partenza da Ferrara del Cardinale Orazio Spinola Legato- allora di quella Città,, lafciando ai Cittadini foco- defiderio’ di lai , si f er averli ingiuriati e ßrapazzatf. come anche- per aver voluto trattar le caufe a fuo capriccio, foco curandoli di Leggi, s di'Statuti , in graviamo danno e1 pregiudicio delle fartied'in particolare nelle differenze, che vertevano tre* il Duca di Modona, e Santa- Chiefa, a lui rimejjè’ , contrariandoli alla1 /copertatanl oltre, che non t etnea, f er far che le ragioni del detto-Duca riufeiffèro vane, di voler repudiare , e fare- apparire ogni Rogito di qual ß foffè Elofajo Ferrarefe , tanto moderno, quanto antico, invalido , opponen-dofi alla matricola loro ed al Libro Legale , dove dal Collegio per l tempi in autentica forma venivano deferitù e annotati. Ma avveduto/ poi del grave danno , rZie per altri rifpetù ne apportava a Santa Chiefa, eh? dovea rivalerfi de''medefiml Rogiti in Jua dìfofa , andò piu- ritenuto .. Sion cefjava pero di opporfi con parole alterate- , e con minacele' a l teßlmonji , che per il detto Duca fi ef a minavano- per far apparire- la verità del fatto- „ non —______________________________________________________________________________________________________________.._______________________________________________________________________________________________________