' - a 24 Deue Antichità’ Estensi per prudente cautela , e per afficurare da i difturbi la fucceffion del Cascino , e per rimediare in tempo al mal animo , che nudrivano i. Camerali centra della fua Cafa , o per dir meglio alla ftrabbocche-vole lor fete di Ferrara. E per confegnente fopra rovino!! tondaraen-ti fabbricarono i Camerali fuddetti le fognate lor GonjeJfom e Ormo-frazioni, interpretando sili il tentativo del Duca Alfonlo per mancanza di ragioni dal canto di lui , quando i lor mali umori quei turo-no , che coftrinfero lui a cercarvi il prefervativo , che fu creduto allora più proprio . E tanto più , perchè oltre al non avere il Duca Alfonfo Confeffata macchia alcuna nel Cugino , .egli ©però da fe , e fenza confenfo alcuno di D. Cefare , del cui diritto ora fi «ratta . Ma per figlilo di quelle notizie fe ne aggiunga una , rivelata nell’ ultime Scritture della Camera Apoftolica , cioè che in una Congve-gazion generale , tenuta in Roma full’ affare di Ferrara nel dì 5. di Novembre del .1597. cioè nove giorni dopo la morte d’ Alfonfo il. e dopo V elezione del Duca Cefare , lo fìeffo Papa Clemente diffe fra F,altre cofe : Che erano pajjàti Moli Anni, che la Cafa d Fjie era Decaduta dallo .Stato di Ferrara , per aver mancato in molte cofe à Patti contenuti nelle Invefiture . Oh così fi sbrigano prefto le faccende ; e però io qui rimetto a’ prudenti Lettori il dire , fe ci fia più bifogno da qui innanzi di giuftificare i palli fatti dal Duca Alfonfo , e di cercare i motivi , che il moffero per provvedere all’ indennità del fuo Succeffore , da che la Corte di Roma non afpettava in que’ tempi , fe non un po’ d’ apertura di nuocere alia Cafa d’ Elie , foffe , o non foffe difeefo da pura vena il fangue di D. Cefare fuo Cugino. Quand’ anche fi foffero volute produrre davanti ad un Tribunale sì appaf-fionato , e sì prevenuto in favore del proprio Intereffe , Pruove di Legittimazione , qual’ efito fe ne poteva afpettare ? Già il chiodo era fiffo: per diritto o per rovefeio Ferrara fi voleva a tutti i patti. E ciò fia detto finora fui fuppofto , elle que’ paffi foffero fatti da Alfonfo IL in prò di D. Celare , e non più tofto per altro motivo, cioè per far’inciliudere nell’ .Inveftitura di Ferrara Linea degli Eftenfi, Marchefi di S. Martino , e Principi del S. R. imperio , giacche quefta non era comprefa in effe Inveflituve , perché non proveniente nè da Alfonfo I. nè da Ercole I. chiamati co i loro Di-feendenti al Ducato di Ferrara ; e in oltre per ottenere da Roma la libertà e facoltà di nominare ad arbitrio fuo il fuo Succeffore fra le due Linee degli Eftenfi allora viventi. Confeffa la fletta Bolla di Clemente Vili eh’ egli chiedeva la prorogazione dell’ Inveftitura per le Perjone da Komnarfi. Ma poffibile, dirà qui taluno , che s’ egl’ tene-va per vgittimo fuo Succeffore D. Celare fuo Cugino, aveffe voluto nuocergli, e trasferire in altri il diritto a lui competente? Rifpon-eo , che poteva il Duca Alfonfo defiderare, che foffe inchinfa P altra fcTn.mTn ? e7 "oocere.a ». Cefare; e quand’anche gli p..iie nato n cuore il penfiero di preferire la Linea non .chiamata alia