- ‘ r - i DELLE ANTICHITÀ ESTENSI CONTINUAZIONE DELLA PARTE SECONDA. CAP. XIV. Di Cefan L cT E/ìe Duca di .Moderni ec. Ppena finì di vivere il Duca Alforjo LI. che Don Cè-fare J’Efie , fuo Cugino ed Erede, pwfsò dal Palazzo de’ Diamanti nel Palazzo Dùcale -, e immediatamente fpedì a Modena /D. Alejandro _ fuo Fratello con buon numero di Soldati per gaardia di qoefla Città . Intanto il Conte Camillo Rondinelli Giudice de’ dodici Savj chiamò col fuono delia campana nelle fìanze del Comune tutti i Magiftrati di Ferrara , e i Nobili , Cittadini , e Malfari deir Arti ; e dopo aver fatto leggere con alta voce il teñamente dei Defunto Duca, efortò tutti ad eleggere, fecondo il diritto e rito fin’ allora mantenuto , D. Gefare d’ Efie , ficcome il più prof-fimo di fangue, il più degno fra’ Signori di Cafa d’ Efie , e legittimo Succeffore in quel Ducato . Era quefii univerfalmente amato e riverito , perchè la Pietà e bontà dell’ animo fuo trafpirava in tutte le fue azioni e coflumi -, e però non ebbe gran fatica a persuader loro ciò, che tutti i buoni fofpiravano già da fe fìefii . Fu egli dunque con fonore e liete voci acclamato da tutti Duca e Signore . Po-fcia nel giorno 29. ¿’Ottobre del 1597. il novello Duca , accompagnato da tutti i Magiftrati , dalla Nobiltà , e dalle Milizie , fra la gran folla e i Viva fìrepitofi del Popolo , col Marchefe Ippolito Ben-tivoglio Generale d’ effe milizie, che portava lo fiocco nudo avanti di lui , fopra fùperbo defiriere s’Inviò alla volta del Duomo , portando in mano lo Scettro d’ oro de’ fuoi Maggiori , e fui capo una Corona di gran valore . A mano defila aveva il Marchefe Francefco Malalpina Ambafeiatore di Ferdinando gran Duca di Tofcana ; alia finifira il fuddetto Giudice de’Savj . Seguitavano poi I fuoi Configlieli , ed altri Miniflri di Giufìizia colle guardie Tedefcfae e Svizzere . Giunto ch’egli fu all’ Altare maggiore, dóve f aspettava co’fuoi Canonici in abito Pontificale Giovanni Fontana Vefcovo di Ferrara , fu cantata da’ Mufici folenne Meffa, e pofcia prefiato da effo Duca il giuramento d’ effere giufio e amorevol Signore verfo il Popolo dì Ferrara . Nel" medefimo tempo fa intonato il ,Te Deum . Finito Ant. Efi. Il-I. A que*.