M orali C a p. X. 27 operare , o non operare . Non già che noi amiamo giammai , o fegn i tramo l’Errore come Errore, voglio dire il Fal-fo come Fallò ; ma perchè anche allora che erriamo , a noi fembra di fegnitare il Vero . Fa cciafi pare, che taluno fi perfaada di perdere l’Onore , e di non poter più comparire in faccia degli Uomini , le non uccide chi gli ha detta una 'parola ingiuriofa; e fi-figuri, che la confervazioae della buona Fama fia da anteporre a quella della Vita : che egli correrà facilmente ad efporfi in -Duello alla propria , o all’altrui rovina-. Opinioni fìorte , falle fon quelle: non importa : le crede egli Verità contanti , e in vigore di sì fatto Principio fiffato nel fuo capo l’ingannato e milero opera ancora. Noi miriamo de i Paurofi, degl’inquieti, e de i Gelofi in tante e tante occafioni;de’Co-raggiofi, de i Temerai'"],de i Superbi in tant’altre;vincerfi o perderli battaglie ; tutto dì farli o non farli mille negozi; fìudiare , deiìderare più qne-fió che queìl-o ; vivere più in una , che in un’altra maniera -, e cento mila altre quotidiane azioni sì fra i Grandi j che fra i piccioli, non fondate Copra alcuna loda Ragione , o Verità, ma Copra Opinioni umane , incerte, e talora vane vaniffime , come farebbe un Sogno , od un’Augurio . E flecóme a tenore delie fue Opinioni un Giudice butta là una Sentenza , diverta da quella di chi ha in capo altre Opinioni ; e il Medico a feconda delle fee anch’ egli va curando gl’infermi con metodo e medicamenti differenti dagli altri : così il Politico , il Mercatante , il Contadino, ec. fe-condocehè più in loro fi radica un’Opinione, che l’altra, fi governano anch’effi nelle loro rifòluzioni ed azioni . Sempre dovrebbe edere la Verità , e la diritta Ragione , che ci andadero innanzi col loro lume -, ma lévente non è le non {'Opinione, che ci ferve di guida . E le quella fi truova fallace, in molti cali a noi tocca, o pure ad altri di pagare la pena-dei no-fin falli ed inganni . Però ecco a quanti abbagli ed errori fieno (oggetti i Mortali a cagione ácWIgnoranza, o àeli’Opinione , cioè o del non Papere il Vero , o di Paper il Fallò creduto qual Vero : cole tutte a- noi pregiudiziali in aifaiffime occafioni , ma quel che più importa dannofifiime talvolta al retto regolamento dell’Ànima nollra . Perciocché così difpofìi , noi da balordi , in vece di caminare verfo la Felicità , ci mettiamo lenza avvedercene nel cammino ben largo , che conduce anche al fommo dell’infelicità . E a quefìo pericolo p'>ù degli altri dee confeffarfi cfpoftala Gioventù , appunto perchè nanfa, e alloggia alle prime ofìerie. Non bifogna dunque efaltare cotanto ìa. Ragione dell’Uomo,, che fi creda quali nata con effo noi un’interna infallibii Maeftra , che dica ad ognuno : quello è Buono o Vero, quefìo Cattivo o Fallò. Nè s’ha tanto dà inculcare la Retta Ragione, perchè quefìo nome è ben maefìofo, e fa gran fuono ; ma alle prove il determinar quefta Rettitudine , riefee-difficile ; ed è facile , che ognuno l’attribuifca a fe fìeffo . N:entediroeno nè pure Perchè abbiamo accennato le debolezze di elfa Ragione , dobbiamo ricavar da ciò , che quefta fia un’Idolo vano,o un dono inutile a noi dato da Dio. Si ha più tolto a concbiudere, che fi debbono cercare quegli firtimni- Fil. Mor. N 5-i