g DelìaFiìòsofia or contra tutti : e pure i Vizj e Peccati abbondano . Ma non può dirfi , quanto più fruttuofe riefcanole fatiche del facro Oratore , fe quefii ben’ intendente del Cuore utnano, colla parola di Dio fa concertare i documenti della Filofofìa , che tratta de’ Coftumi, {minuzzando le origini de i Vizj , le furberie delle Paffioni e degli Appetiti, e {coprendo altre Amili cagioni delle follie , e degli inganni noftri . Similmente allorché 1’ Uomo co’ fanti infegnamenti del Vangelo accoppia 1 lumi, che vengono fomminiftrati da quella Filofofìa , fa pur’anche maggiormente diftinguere gl’ interni nemici fuoi , che lenza venir dall’ Inferno nati fono coneffo lui ; e fa cofa è quella Concopifcenza , di cui parla 1’ Apo-fiolo S. Jacopo , e da cui fiamo allettati e fpinti all’ opere malvagiere però fi truova più lefto e forte per far fronte a i loro quotidiani afFalti. Se non altro , dopo avere un Giovane fueciato il latte della Religione , c dopo aver’ anche apprefe di buone lezioni dalla Filofofìa de’ Coftumi, per faperfi reggere con Senno e Prudenza in quella carriera , in cui è per entrare : farà tanto più inefcufabile , qualora operi poi da Forfennato , e da Pazzo : che tale in fatti può appellarli chiunque dandoli a i Vizi, e fprezzando le vie della Virtù , affai fcuopre , che non teme Dio, nè cura Onore , nè ama con faggio amore fe fìeiFo -, e credendofi di avere colpito il fentiero della Felicità , non s’ accorge d’ aver prefo quel Polo , che piéfto o tardi guida all’ Infelicità , e a i vani pentimenti„ Le quali cofe mentre io ferivo , non è già che non mi ftia davanti agli occhi la brutta feena , che ha fatto in tutti i tempi, e fa tuttavia il Mondo col voler vivere a modo fuo, e riderli di chi penfa di dargli qualche fe-fìo, e d’infegnarli il buon cammino . S’ era meiFo Platone in animo di riformar quefto beftione, ingiufto,inquieto,fconfigliato,caparbio: non ¡flette molto a feorgere , che più facile era l’imbiancare la pelle d’ un Moro . Dirò di più , che, il Mondo fìeffo talvolta fi mette al forte per procacciare un rimedio a’fuoi guai e difetti; ma fcuopi'efì in breve delufa dal gagliardo malore qualfifia medicina s Un’ occhiata un poco a i diverfì governi de’ Popoli : invenzioni tutte de’ Saggi , credendole cadauno un gran prefervati vo o antidoto politico a i malori degli Stati . Pure fi, viene in fine a provare , effere il Mondo un malato , che per quanto ora in un fianco, ed ora in un’altro fi volga , avvifandofi. di riportarne follievo , fempre G truova come prima infermo . Tutto ciò io veggo , ma veggo altresì, non poterli mai biafimaie,anzi dover’eiTere cari al Pubblico i Medici,che fanno quanto è in lor potere per confervar fani i Sani, o per reftituire lafanità a eh ; l’ha perduta,ancorché in tanti cali al loro buon volere non corrifpon-da 1’ effetto. Oh è ben d’importanza di lunga mano maggiore la medicina degli Animi, che quella de i Corpi tperò è intereffe deh Pubblico , che fe ne tratti; e da molti,e in varie maniere, e che anzi continuamente fi pre-dich, : ficcome in fati! fuol farli nelle Città Criftiane da i facri Oratori. Q.oaicne frutto ne vien fempre; e fe non giova a i Cattivi per farli diventar Buoni , fevente ajuu i Leu' inclinati e i Buoni, perchè non diventino Cat-