Mos A fc E C .. A p. XII. IO 7 ij per quello, conio non iftannq nè pur’ efii in ozio e ripofo ; perciocché anche allora conducono a fp:-fio i lor cervelli con varj Pen fieri o utili, o piacevoli , o fpiacevoli, o vani-, e fe non altro,, pendino , qual noja, (^-piacere fia lo fteffo non far nulla allora . Noi inoltre del continuo andiamo bramando qualche Cofa con Defiderj ora efpreffi , e dà noi ben Pentiti e conofciuti, ed ora à noi fcuri ed incogniti, perchè allora non vi facciati! rifleffione . La Volontà, dico è aneli’ effa fempre in moto , e fi dirama in mille Appetiti e Defiderj', de’ quali ora appunto convien ragionare . Siccome vedremo, in molte fpecie fi divide la famiglia degli umani Appetiti-, ma fe attentamente andremo fcandagliando i movimenti della Volontà ndftra , feopriremo , che tuìtì quelli non fono , che un foto, da cui come da un tronco elicono i rami di tutti gli altri,che hanno bensì nome diverto fra loro, ma in effetto fono la fteffa cofa fotto diverfe fembianze . Dico pertanto , • che V Amore di mifiefiì c l'origine , e il primo motore-,^? fia il primo mobile di tutti i nonri Appetiti, o per meglio dire 1’unico noftro Appesito , il quale in mille diverto guito poi fi trasforma, ed opera, e muove noi a tante e sì varie azionile quello eifere il maffimo anello, da cui fi partono , e a cui Hanno attaccati tutti gli altri, che compongono la belino brutta catena, o fia concatenazione di tutti que’ movimenti, che dipendono dalla Volontà dell’ Uomo. Egli è ben vero , che nelle feno-le d’ alcuni Teologi, o Filofofi Morali , quefto Amor proprio , quefto Amore dì mi fi fi!, vien dipinto folamente con brutti e fvantaggiofiffimi colori , qual fonte d’ infiniti Mali Morali è Peccati , che inondano la Terra.Ed io fteffo non mancherò di mettere in moftra non pochi de’fuoi per-veifi effetti : che il volerli tutti deferì vere farebbe inipoffibiie. Ma intanto io feguito a ftabilire , che quefto Amore è il Principio d’ ogni operazione Morale , ed è principio innato di tutte le Creature-Ragionevoli ; e quel che è più , dato e impreffo in loro dall’ Autore fapientiffimo della Natura , e perciò in fe fteffo buono , utile , anzi nec.effario e infti-fpenfabile nell’Uomo. E chd dico io dell’Uomo foto? Anche nel Bruti noi P o-fferviamo , e in qualunque Anima tonfiti va : che a tutte è comune quefto principio equefta legge univerfale dì cercare il piacete, di amare i eoniodi, di fuggirei perìcoli, e di. confettare fe fteffo . Chiamili poi Iftinto nelle Creature irragionevoli quefta ruota , anche in effa maeftra e fempre in moto ; le fi dieno ancora altri nomi fecondo varie opinioni de’Filofofanti : certo nondimeno fempre farà, che ficcorne in tante altre maniere convien 1’ Uomo, co i Bruti , così conviene ancora nell’amare fe fteffo . E tnttaUa differenza , che paffa fra loro, fi è , che 1’ Uomo foto conofeed’amar fe rhedefimo , perchè dotato’della Mente e della Ragione, e eoli’ajuto e lume di quefta egli è tenuto a regolare il fuo* Amor proprio ; e fe noi fa , egli fi tira addotto P obbrobriofo titolo di fomigliante àlle beftie , e medita biafimo e gaft'igo. Pertanto fallerebbe di molto, chi con generale fentenza condannane nell’ Uomo 1’ dbzw di fe fiefiò, perciocché quefto è ìmmedefimato, perco- O 2 SÌ