M o r a t e C a r. VI. 57 dalia fua fiffa Immaginazione la buona Rtligiofa . Così r.cn giungo io a comprendere, come [appiano tanto di Scuola Scotiflica ie Rivelazioni , o fìano le divote dicerie di Suor Maria d’ Agreda, che tanto pafcolo danno ad alcuni troppo creduli Ingegni , benché non approvate , anzi difappro-vate da Roma fìeffa . Pertanto fommamente è da lodare la circofpezione, e delicatezza del [acro Tribunale , che oggidì preiìede a firmili efami in effa Roma, nè permette,che i giuochi delle Fantafìe, maffimamente Don-nefche, li confondano colle vere Viiioni e Rivelazioni , che poffono venire da Dio . Mancono forfè a’ dì nofiri di limili feconde Immaginativeg? Nò.. Manca quella gran facilità , che una volta regnava, a credere fopranaturale tutto quanto avea del raro o del maravigliofo ; e abbonda all’ incontro la Capienza , e la cautela in que’Tribunali, che vegliano , ai£n-che la Verità fi fepari dall’ Errore , e il frumento dal loglio . E a tutto nuefto fi vuol aggiugnefe, che avvenendo certe guarigioni , tuttcechè -ifiantanee , non fi ha da correre tofio a gridar Miracolo Miracolo . La fola Fantafia fortemente moffa dal defiderio , e dalia fperanza di ricoverare la fanità , concependo prefente 1’ ajuto fopranaturale di Dio , che può tutto , e 1’ interceffione di qualche fuo buon Servo , naturalmente è atta ad inviare con forzagli Spiriti Animali perle vie, glandolo, e pori del corpo , da qualche rifiagno d’ umori, e oftruzione impedite, che fuperato ogni oftacolo tornino a circolare i Fluidi, e ad efercitare le loro Funzioni i Nervi, i mufcoli, i tendini, dianzi impigriti,o affatto abbandonati dal vivace e tanto neceffario influffo degli Spiriti medefinai. Ciò fpezialmen-te può occorrere in certi mali , a’quali fon foggetteje femmine. Ed io, tralafciando altri efempli , che ho letto , fo di perfona aggravata da sì ri-gogliofa e lunga febbre , che i Medici 1’ aveano abbandonata come fpe-dita, la quale in afpettando il gran paffaggio, al vedere una nette attaccato il fuoco a una caia vicina , sì fortemente apprefe il pericolo fuo , che da fe forgendo dal letto fi mife carpone in falvo , da lì a non molto fu libera da’fuoi malori : tanto può una viva Apprenfione, e uno sforzo della Fantafia, pofìa alla tortora da qualche fiera Paffione . Al che badando accorti Medici , nel preferiveve certi rimedj , che aneli’ effi rieonofeono per incapaci di domare un male minacciofo alla vita , pure li danno per tentare , fe P infermità foffe di quelle , che la Fantafia del Malato , concependo vivamente P efficacia del Recipe , poteffe fuperarla con una gagliarda feorreria degli Spiriti Animali . Il Fieni nel fuo Opufco-lo De Vivibili Imaginaiionit ha trattato quefìo argomento , ma non con quelle forze di erudizione , nè con que’ lumi , che fi richiederebbono a materia tale non poco importante alla cognizione dell’ Uomo . Nè di più dico io fu quelli punti , amando meglio di rimettere il Lettore a quanto è da credere , che ne fcriverà la penna magifirale dell’ Eminentiffiroo Cardinale e Arcivefcovo di Bologna Profpero Lamberti-tii, in continuando la fua nobil’ Opera della Canonizazione de’ Santi. Parrà intanto quefia una digreffione a taluno, ma non è così: che con Fil. Mor. H ciò