PREFAZIONE.
P Rendo a ferivere la Vita di un buon Servo di Dio , e tale , che<da me conofciuto in mia gioventù, si vive impreffioni mi fece delle fue Virtù, che fin d’allora credei , che importaile al Pubblico la conofcenza delle fue religiofe e fante azioni , perchè in lui ritrovai un peifetto Efemplare de'Parrochi, e tutte le divife degli Uomini incamminati per vie ficu-re alla Santità , Parlo del Sacerdote Benedetto Giacobini , che già vidi Parroco di Creffa , e che poi per ubbidienza pafsò alla Prepofittira di Varallo . Ne'fei anni , ch’io dimorai nell’ infigtte Biblioteca Ambrofiana di Milano, Tempre godei delle grazie dell’ Eccellentiffima Caia Borromea nella villeggiatura delle deliziofe Ifole Borromee fui Lago Maggiore , Quivi e fpezialmente nella nobil Terra d’Arona , Capo di tante altre , che in quelle contrade fono fottppofte alla giurifdizione d’eifa nobil Caia, tanti mi parlarono del fuddetto Servo del Signore , come di perfona piena di ftraordinarie Virtù , che anche fenza vederlo ne concepii un’alta (lima. Accadde, che nell’Anno 1699. il Conte Carlo Borromeo , Grande di Spagna, Cavaljer del Tofone, Commettano Generale , e Plenipotenziario di Sua Maefià Cefarea in Italia, fi portò col Conte Giovanni fuo Figlio a Creffa , ed ivi fi fermò per tre giorni. Siccome io ardeva di voglia di conoifere quel Parroco anche di villa , cosi mi fu facile d’impetrare d'effere in lor compagnia. Il vidi, |1 praticai in quel tempo , m'informai da più perfone della fua maniera di vivere , abitai in fua caia ; e tutto contribuì a maggiormente imprimere in me una vivace idea di un Religiofo di merito Angolare, che non mi ufcì mai più di mente . Da lì a molti anni fpriffi da Modena all’ Eminentiffimo Cardinale Giberto Borromeo , Vefcovo di Novara, efortandolo a ricercar fegrete informazioni di tutte le Virtù e belle azioni d’effo Giacobini, finché viveano coloro, che fui principio della fua religiofa carriera 1’aveano conofciuto . Fra le Lettere d’effo Porporato è fiata dopo la fua morte trovata la mia ; e quella ha poi molla la Pietà del Signor Canonico Giovan-Batifta Bartoli , e gli altri Signori Canonici dj Novara , per pregar me di voler compilare la Vita di quello buon Servo del .Signore , e di dilatare la di lui memoria fuori dell’ angufio confine delle Diocefi , dove egli era ed è conofciuto,
Ora Iddio in tutti i tempi ha mantenuto , e Tempre manterrà nella fua vera Chiefa il
Seminario de’ Santi : intendo di quelli, che han prefo per loro meta la Perfezione , e fi fono fegnalati nell’efercizio delle più iuminofe Virtù , jLa Santa Sede ce ne va di tanto ia tanto mettendo folto gli occhi de i nuovi rifplendenti efemplari, riconofcendo in loro la certezza della Santità, Ma di tant’altri maggiore è la copia, e non minore il merito, benché ne refii ofcnra la fama , e fia fidamente riferbata in Cielo ia conofc.enza del feliciffimo lor fine. Pure di quegli ancora, che non fon dedotti al Tribunale della Chiefa , l’intendere le Virtù , e il tenore d’ una Vita eminentemente Religiofa e rara , può fenza fallo fervire ad ¡(vegliare i dormiglieli , e far Tempre più eccitare i vigilanti alla loro imitazione ■ Però volentieri mi fono accinto a quella imprefa , per la quale mi truovo anche fornito delle opportune notizie. Imperciocché erano appena feorfi due anni, dappoicchè quello fuo buon Servo fu chiamato da Dio a miglior vita, che il fuddetto Eminentiflimo Cardinal Borromeo Ve-feovo di Novara , pubblicò colle {lampe la Tegnente Lettera circolare .
,, Molto Reverendo come Fratello . La fama delle Angolari Virtù Criftiane , le quali
„ poffedeva , e mai Tempre .efercitò in grado eroico , mentre viffe , il fu ottimo Sacerdote ,, Benedetto /.odavito Giacobini, , Prepofto dell’infigne Borgo di Varallo Sella , torto dopo il „ felice di lui tranfito all’eterna Gloria {la quale altamente fperiamo , che ora godrà pari ” "Sfinii fuoi meriti,- ) ha fufeitate viviffime di vote brame in cuor, noftro , di tutto il . ,, Clero di quella Città e Dicceli, ed ancora di qualche diftinto Perfonaggio delle adiacenti,
” “ averne una veridica fuccinta Storia , Quindi dal giulìo motivo di compiacere col noftro „ gli altrui pii defiderj, portati noi al fegno di formarne il racconto, per renderlo più co-,, piolo ed accertato , abbiamo ftimato di eccitare altresì in quello propalilo le informazioni ” e deppnzioni di qualunque Perfona, che fia in calo di potercene giufiificatamente fammi-^5 mirrare «
,, Verghiamo per tanto ad efortare, come caldamente efortiamo , comandiamo , e presi ghiamo nel Signore , chiunque folle fiato per avventura fpettatore di qualche fegnalata » azione del fovraccennato buon Servo di Dio ; o avelie ricevuto dalla Carità di lui alcun’
,, ajuto in qualche fua fpirituale o temporale neceffìtà; o forte fondatamente informato della ” ÌpaI,’c? delle principali di lui Virtù , ovvero di qualche dono , come farebbe di Profezia ,
,, di Miracoli, e limili, che potette mai efferli fiato da Dio concetto , sì in vita , quanto -, dopo morte ; e finalmente chiunque avelie fue Lettere o Scritture , concernentiuo a cole
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