Inilruttione Del Pefo della libra, per TOro, ^Argento. PERCHE alcmo potrebbe dir e ¿he l’Autho-re haurebbe anco potuto nominare, & eleggere altropejo per t Oro,Qf l’Argeto¿he quello della libra ¿//j5o lo g na;Ì ciò rifondo,edico;che ejfendo fiata fatta da luiproua, com egli dice , nel conteggiare fipra il fatto delle monete , & hauendo ntroua-to, ch’egli è il piu accoflo alliprèXzJ, & •valori dati, & vfati ad efi preciofimetalli in quefii tempi ; onde nel far e t vmuerfal taf pi delle monete giàfatte; effe, hamto riguardo alla quantità del lorofno;per la maggior parteftroueranno refi are ne i loro reali dati valori; detrattepiamente le mercedi delle fatture;come da lui nel Cap. V111 fi narra ; E perche è pejo noto quafi in tutte le parti del Chrifhanefimo, pf iti altre Prouincie; & anco per che è neceffario,eleggerne vnfòlo ,perfar corrifpondere in tutti i luoghi i conti de i pagamenti ad vn modo; E per douer effer copi, non duannofa, ma fi bene vtilifima ad ogni natione; pero egli l ha cosi eletto,accioche tutto il Adonvofine poffafruir e,per le cau fi fuddette; Impero eh e ffvolejferofare i pef della libra variati , (f particolari à Città per Città; iltutto nuderebbe in dijor-dme;effendo che i danarifino maneggio in generalenonparticolare à Città per Città,& à Provimela per Prouincia;comc forfè da alcuni vien creduto, effer e particolari: Eper ciò il detto pejo, con tutte le fueparti da effo dipendenti, cioè, onde, denari, e grani, ragioneuolmente dourà effer vfàto, & offeruato in ogni paefe, cosi per l Oro,Qf l’Argento non coniato¿ome per il ridotto in moneterà(ciado affatto tutti gli altri pef,frihora vfàti; & pano (otto qual nome,effer efi vogliano. ; Della