Vienna , non fo fe viviate Voi più Sudditi voftri. Prima però d impren- P R t F A Z 1 . r z» v nitri Ripoiero Difenfore di potè del famoib Conte voi^a pj'u felice c'otelli un’altro‘ragionamento, felice, o facciate co a p vj trattenga alqu Lettori d’introduzione al- ertisi; 5-W r d«. rOpa’ì irai Scrii»», che coi»»»» '°A*'n amitailb "“»rità’ai rive- '■ ji "» 'iveri: '•1: prenfione del Tributai delle Rane; ma nè pure: di u a certi colpi, che Sei Saggi. Sicché non fia & bene • non ca e Rettorica di que’Componimenti ", e nell’ accennare eziandio que luoghi , 1 q pajono degni d’imitazione: più obbligo prefentemente avrebbe loro il Mondo letter ‘ E chi non fa, che fi fatino d’ordinario le genti a leggere le fuddette Rime per cercare in effe que’rari pregi Poetici , che codi tuifeono il Petrarca Principe Italiani ? Ma in vece di trovare , chi apra loro l’adito , e fcuopra in qualche gu'la e chezZe quivi fparfe dalla felice Fantafia e dal fecondo Ingegno di quello Autore ; lo a , te s’imbattono in chi ferve loro di guida per la Gramatica , per le Storie , per le ’ e per l’Erudizione Poetica, ma-non già per difeernere quello, che noi chiamiamo Buon fto Poetico, e che pure fuol’effere il loro principale intento. Non folo poi non nan o to, ma nb pure hanno olito i Comentatori di andar toccando qualche imperfezione , cui non è fiato efente il Petrarca medefimo, (limando eglino forte un’ enorme delitto il vedere quel grand’uomo talvolta colla mifera divifa degli altri uomini, e quali non apparten fe al perfetto giudizio degl’Interpreti, e non ridondaffe in utile del pubblico , il ravviare, e 1 ravvifare, eziandio*con più attenzione, i vizj, che le virtù, e maffimamente quei de gran U0IJ1'-ni ’ Percbè finalmente quelle e ben fatto l’averle , ma quegli e necefiìtà il fugg,r“ > sì facilmente non fi conofcono, nè fi fuggono i vizj , che fi nafeondono fra tanti altri pre gi delle perfone famofe. È quindi avvenne, che malfimagaente i giovani, o poco , o troppo tardi, computerò, e comprendono tuttavia di rado, in che fia pollo l’ottimo Gatto di quello Poèta; e dirò di più, che talora non diftinguendo i pregi dai difetti nelle Poefie di lui, accade che adottino colla fieffa facilità gli uni, che gli altri. ■ 5 • ? b'fogn.o trovò in parte rimedio il noftro Talloni Con pubblicare 1’ anno ioo9- in Modena le fuddette Confiderà™™ tee [opra le Rime del Petrarca , Opera piena di buona rlt t~3 > 1 grazie Satiriche , e di giudizi per la maggior parte ben fondati , in cui truova i no ,ou e pintofo, e rallegrante i Lettori, fenza uoudimeao far punto perdere il concedo>